Selargius, “strade dissestate e una collina sbancata da Terna per il Tyrrhenian Link”, il comitato nuovamente sul piede di guerra: “Gravissimi i danni causati al nostro territorio”. Con immagini e video allegati il popolo che da mesi combatte contro il mega progetto che collegherà la Sardegna alla Penisola alza nuovamente la voce.”Distruzione stradale: i camion del cantiere stanno riducendo in pessime condizioni le vie rurali, con costi di ripristino che ricadranno sulla comunità. Sfregio ambientale: è stata sbancata una collina, cancellando per sempre un tratto di paesaggio e di ecosistema locale.
Mentre Terna impunemente continua a devastare le campagne, le forze dell’ordine circondano e intimidiscono dei cittadini e attivisti che si erano recati a sa Barracca de su Padru per una semplice passeggiata, per vedere lo stato dei lavori del cantiere”. Un appello alle istituzioni: “Richiediamo che sindaco, amministrazione, consiglio comunale selargino e la città metropolitana di Cagliari intervengano con urgenza, per richiedere la sospensione immediata dei lavori e la verifica dei danni. La riparazione dei danni alle strade. Un’indagine trasparente sull’impatto ambientale.
Il Comitato di difesa del territorio – No Tyrrhenian Link continua la lotta con le pacifiche proteste, senza lasciarsi intimidire dalle violenti prepotenze autoritarie delle forze dell’ordine inviate dallo stato italiano”
Mentre Terna impunemente continua a devastare le campagne, le forze dell’ordine circondano e intimidiscono dei cittadini e attivisti che si erano recati a sa Barracca de su Padru per una semplice passeggiata, per vedere lo stato dei lavori del cantiere”. Un appello alle istituzioni: “Richiediamo che sindaco, amministrazione, consiglio comunale selargino e la città metropolitana di Cagliari intervengano con urgenza, per richiedere la sospensione immediata dei lavori e la verifica dei danni. La riparazione dei danni alle strade. Un’indagine trasparente sull’impatto ambientale.
Il Comitato di difesa del territorio – No Tyrrhenian Link continua la lotta con le pacifiche proteste, senza lasciarsi intimidire dalle violenti prepotenze autoritarie delle forze dell’ordine inviate dallo stato italiano”