Ci sono le frasi, toccanti e riportate su striscioni e gigantografie dove si vede Andrea Musiu sorridente e spensierato, col mare della Sardegna sullo sfondo: “La tua assenza è dura da sopportare ma sei volato in cielo e l’unica cosa che posso fare è continuare a vivere portando nel cuore il tuo ricordo”, “Andre vive. Con affetto, gli amici di Sant’Elia”. Ma di amici, il ventenne morto stroncato da un infarto sabato scorso durante una partita di calcio al Vecchio Borgo Sant’Elia, ne aveva ovunque. Oggi il funerale, in una chiesa della Vergine Assunta strapiena come poche altre volte. Tra i banchi anche tanti giocatori del Cagliari, tra attuali ed ex. Avvistati David Suazo e Francesco Pisano, ma anche qualche dirigente rossoblù. La società nella quale Musiu ha mosso i primi passi, tra le fila delle Giovanili, ha fatto confezionare un cuscino di fiori, rigorosamente rosse e blu. E poi ci sono loro, gli amici di sempre di un promettente calciatore rimasto vittima di un destino beffardo. Sconvolti i suoi compagni della Ferrini, in religioso silenzio dall’inizio alla fine della messa celebrata da don Ireneo Schirru, che ha rivolto parole dolcissime in ricordo del calciatore e, rivolgendosi ai genitori Simona e Giuseppe e all’altro loro figlio, Michael, ha invitato a più riprese a confidare nella resurrezione.
Tra i banchi presente anche Gigi Puddu, il sindaco di Settimo San Pietro, il paese di nascita del ventenne: “In rappresentanza della nostra comunità ho partecipato all’ultimo saluto ad Andrea Musiu, nostro giovanissimo concittadino venuto tragicamente a mancare nei giorni scorsi a causa di un malore durante una partita di calcio, la sua passione. Buon viaggio Andrea, riposa in pace”. All’uscita, la bara del giovane è stata accompagnata da un lunghissimo applauso, e quasi tutti hanno voluto seguire Andrea Musiu nel suo ultimo viaggio, quello sino al cimitero di Selargius: “Ciao Andre, non doveva andare così”.










