Non solo acquisti “truffa” compiuti agli sportelli bancomat, nel Cagliaritano aumentano anche i casi di carte di debito clonate a pochi giorni di distanza da acquisti fatti via internet, attraverso il cellulare. Tra gli ultimissimi casi c’è quello avvenuto, tre giorni fa, a Selargius. La vittima è un volto noto del mondo sardo dell’animalismo, Anna Rita Salaris. La 49enne di Selargius ha acquistato una gabbia-trappola su un noto sito online. Il prezzo? “Poco più di trenta euro, un affare”. Una settimana dopo, però, ha ricevuto uno strano sms dalla sua banca: “Segnalato acquisto di 120,78 euro”, e, subito dopo, il sito internet di una società inglese “specializzata nella vendita di antivirus”. La Salaris è sbiancata: “Non ho mai fatto nessun ordine del genere, eppure dal mio conto sono stati subito prelevati quei soldi”. L’animalista è subito andata in questura per sporgere denuncia: “Appena hanno sentito il mio racconto, gli agenti hanno allargato le braccia, dicendomi che negli ultimi giorni stanno ricevendo tante segnalazioni uguali alla mia. Mi hanno clonato la carta”, questa la spiegazione fornita dalla polizia. E il fatto “curioso” è che l’hacker di turno sia riuscito a farlo “attraverso un sito web superprotetto. Si trattava del mio primo acquisto online, non ho dovuto nemmeno scrivere tutti i miei dati personali ma solo il codice della carta”.
I centoventi euro, forse, riuscirà a rivederli: “Ho segnalato tutto alla mia banca, dovrebbero restituirmeli tra qualche giorno”. Sullo sfondo, però, resta l’amarezza e la rabbia per la truffa telematica subita: “Non è possibile che nel 2019 qualcuno riesca ancora a rubare soldi così, spero che venga scoperto il nome del truffatore”.