La campagna elettorale a Cagliari si surriscalda sul ripascimento del Poetto. Accuse e contro accuse sulle colpe della devastazione della spiaggia cagliaritana, prima e dopo il 2002. A innescare la miccia è stato Matteo Massa, candidato di Sel: “Il candidato Massidda ama così tanto il Poetto da avere difeso il disastroso ripascimento. Noi eravamo degli allarmisti, e lui rivendicava di avere ragione. Era il 2002 e la sabbia era diventata grigia. 14 anni dopo la sabbia non è tornata bianca ma Massidda è tornato a chiederti il voto”.
Sel dunque demonizza massidda, che risponde tirando fuori articoli di giornale del 2011: “Lo dicevo che a forza di girare nelle rotonde avevano ormai perduto il contatto con la realtà. E le reazioni inconsulte di alcuni partiti ed esponenti dell’amministrazione comunale uscente (evidentemente mandati avanti da altri, meno incauti e più furbi) hanno confermato il mio sospetto. Per aver lanciato un grido di allarme sulla situazione del Poetto, dove il mare si sta mangiando l’arenile, e per aver detto che gli interventi condotti altrove nel mondo indicano che qualcosa si può e si dovrebbe fare per contrastare il fenomeno, mi è stata lanciata addosso una specie di anatema pseudoambientalista. Sono stato definito “complice” e “fiancheggiatore”, e probabilmente più avanti auspicheranno anche il mio seppellimento sotto la sabbia.
Il bello è che mi si accusa di voler giocare sulla “memoria corta” degli elettori per il fatto di sostenere, oggi, le stesse posizioni che sostenevo quindici anni fa. A parte questo dettaglio – che nel mondo civile si chiama coerenza, ma immagino sia difficile da comprendere a chi ne difetta – ho la fortuna di avere invece un’ottima memoria. Così sono andato a riguardarmi alcuni articoli di stampa del novembre 2011. E cosa ti trovo? Trovo un giovane sindaco Massimo Zedda fresco di elezione che, assieme all’assessore ai lavori pubblici Luisa Anna Marras, propone con gagliardo entusiasmo di provare un ripascimento sperimentale in un piccolo tratto di spiaggia, “probabilmente alla prima fermata”. Seguono accuse di “complicità” e “fiancheggiamento”? No: tutti d’accordo, Sel compreso, con tanto di plauso degli ambientalisti.
Dunque, la proposta di Zedda cinque anni fa era valida, e l’analoga proposta di Massidda oggi è il male assoluto? Oppure il partito che era favorevole a un nuovo ripascimento ha nel frattempo cambiato idea?”.













