Scia di sangue sulla Statale 196, il sindaco di Villasor: “È un lungo rettilineo mai messo in sicurezza”

L’ultima vittima è la forestale Cinzia Vacca. Prima di lei altre croci, soprattutto giovani. Tanti gli appelli di Massimo Pinna caduti nel vuoto: “Sono state rimosse solo le canalette in disuso da decenni, non c’è ancora sicurezza per migliaia di automobilisti”


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Un’altra croce, lungo la 196, da aggiungere a quelle che, negli anni passati, hanno macchiato l’asfalto di sangue. Oggi una ragazza di Villacidro ha perso la vita: forse un colpo di sonno, forse un animale ha attraversato la strada all’improvviso. Non si sa. Quello che è certo, è che le lamiere accartocciate tra gli alberi questa mattina hanno segnato la fine della vita di Cinzia Vacca, 44 anni, di Villacidro come di tante altre persone, compreso Fabrizio Zara a fine dicembre 2022. In quell’occasione Pinna espresse: “Non sarebbe male che le corsie fossero allargate, la possibilità c’è, realizzare completamente il guard-rail poiché in molti punti è mancante. Questa strada viene percorsa ogni giorno da centinaia di automobilisti e per garantire una maggiore sicurezza sarebbero necessari degli interventi mirati”.

A distanza di tempo, l’appello lanciato è ancora valido? “Assolutamente sì, l’unico intervento che è stato iniziato e’ quello di rimuovere le canalette in disuso da parte del consorzio di bonifica, ormai in disuso da decenni ma ovviamente rispetto agli interventi che si dovrebbero fare questo è il meno importante in merito alla sicurezza” ha spiegato oggi il primo cittadino di Villasor. “Non dimentichiamoci che è una s.s. con un rettilineo di circa 13 km e meriterebbe ben altri interventi per la sua messa in sicurezza a tutela degli automobilisti che a migliaia ogni giorno la percorrono”.


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