Scano, lettera dei docenti: politici, ora ristrutturate questa scuola

Dopo i crolli e i disagi, a parlare sono gli insegnanti dello Scano: “Disservizi enormi per i nostri alunni, ora i governatori sardi investano davvero nell’istruzione e rendano la nostra scuola sicura”


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Il Collegio dei Docenti dell’ Istituto Tecnico Industriale Statale “Dionigi Scano” ha approvato questo documento da sottoporre all’attenzione dei Candidati a Presidente della Regione per renderli consapevoli, anche attraverso questa testimonianza, della situazione della scuola in generale e dell’istituto in particolare.  

Gli studenti dello Scano, dopo 4 settimane trascorsi nei locali del Commerciale Besta possono finalmente far rientro nella loro sede di Monserrato. L’attività didattica era stata sospesa il 16 dicembre dopo un sopralluogo del Comando Provinciale dei VV.FF. perché non esistevano le condizioni di sicurezza e per permettere l’esecuzione dei lavori necessari.

Al rientro dalle vacanze le 8 quinte sono rimaste nella sede, in quanto il numero complessivo degli studenti, le condizioni delle aule e le vie di fuga sono risultati compatibili con le condizioni di sicurezza. Le altre 41 classi (24 del primo biennio e 17 del secondo) sono state trasferite nei due edifici del Besta, in turno pomeridiano.

La situazione di precarietà degli impianti, in particolare quello elettrico e antincendio, era già conosciuta dalla Provincia e, negli anni passati, si sono registrati seri problemi alla cabina elettrica di trasformazione.

Questo trasferimento forzato è stato molto pesante sia per i docenti che per gli studenti. I docenti che insegnano nel triennio sono stati costretti ad andare a scuola sia di mattina che di pomeriggio anche all’interno della stessa giornata.

Per gli studenti, questo cambio di turno ha comportato gravissimi problemi di trasporto; l’istituto Scano ha infatti un ampio bacino di utenza e sono moltissimi gli studenti pendolari che provengono da comuni della provincia che utilizzano corse speciali antimeridiane, ma che non sono adeguatamente collegati con Monserrato in orario pomeridiano e serale dal servizio di trasporto pubblico. L’impossibilità di raggiungere facilmente la scuola ha comportato per molti studenti il rientro a casa alle nove di sera e per alcuni l’impossibilità di frequentare le lezioni. Questo trasferimento ha comportato inoltre una rinuncia a svolgere qualsiasi attività sportiva o qualunque altra attività programmata e a veder drasticamente ridotta una normale attività di relazione con altri ragazzi.

A questa situazione di precarietà bisogna aggiungere la non accessibilità dei laboratori sia in sede, che nella sede del Besta dove sia i docenti che gli studenti hanno potuto utilizzare solo le aule e i bagni. Anche la palestra è risultata off-limits per loro che hanno dovuto fare educazione fisica all’aperto, di sera e in pieno inverno.

Le 4 specializzazione dello Scano (“Costruzioni, Ambiente e Territorio”, “Meccanica, Meccatronica e Energia”, “Informatica e Telecomunicazioni”, “Trasporti e Logistica”) hanno il loro punto di forza negli insegnamenti tecnico pratici e buona parte delle ore di lezione si svolge nei laboratori attrezzati presenti in Istituto. Per una scuola tecnica non poter svolgere l’attività laboratoriale è molto penalizzante e l’insegnamento viene svuotato di tutta la importantissima parte applicativa.

Se questa situazione sembra risolta non lo stesso si può dire del contenzioso che l’istituto Scano ha con la Provincia per quanto riguarda la sede di via San Lucifero, e, in vista della definitiva abolizione delle Provincie, il Dirigente Scolastico e i Docenti dello Scano intendono sottoporre all’attenzione dei candidati a Presidente della Regione, la situazione della loro sede storica.

Lo Scano ha antiche origini e la sua storia è legata alla crescita della città di Cagliari degli ultimi duecento anni. La vecchia sede dell’istituto, quella di via San Lucifero, si trova nell’area in cui furono edificati nel 1682 un tempio ed un convento la cui gestione fu affidata prima ai frati Domenicani, che vi impiantarono una scuola di Teologia, poi all’ordine dei Trinitari. Nel 1803 fu fondato l’Ospizio dei poveri di San Lucifero per volontà del papa Pio VII e del re di Sardegna Vittorio Emanuele. Nel 1827 il convento fu trasformato in Regio Ospizio degli orfanelli Carlo Felice con lo scopo precipuo di istruire, e formare ai diversi mestieri, i giovani orfani e diseredati e per questo fu dotato di moderni macchinari.

Nel 1884 fu istituita la Scuola di Arti e Mestieri, aperta a tutti i giovani, che diede origine nel 1907 alla Regia Scuola Industriale per le industrie meccaniche, elettrotecniche e decorative alle dipendenze del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio. Nel 1928 il Regio Ospizio Carlo Felice trasferì alla Regia Scuola Industriale di Cagliari la piena proprietà dell’edificio con atto di compravendita redatto dal Notaio Cugusi. Nel 1931 divenne Regia Scuola Tecnica alle dipendenze del Ministero della Pubblica Istruzione e nel 1946 divenne l’attuale Istituto Tecnico Industriale che nel 1964 venne intitolato all’ ing. Dionigi Scano. In questa sede l’Istituto Scano ci rimase fino al 1986 quando fu trasferito nella sede attuale, in via Cesare Cabras del comune di Monserrato, in un lotto ricadente anche nel comune di Cagliari.

Dal 1994 al 1999 l’Istituto Scano realizzò, con un intervento diretto, un primo intervento di ristrutturazione della sede di via San Lucifero, finanziato con mutuo della Cassa Depositi e Prestiti, che ha portato al recupero di parte dell’antico convento. In seguito la Provincia ha realizzato un altro intervento di limitate dimensioni ma sufficiente ad impadronirsi dell’ istituto. Il Dirigente Scolastico ne richiese il riutilizzo e, a fronte di un diniego, si trovò costretto a ricorrere all’Avvocatura dello Stato per far valere i propri diritti, in quanto, attualmente, l’edificio è occupato dal liceo artistico Foiso Fois mentre il vincolo, contenuto nell’atto di acquisto, impone l’esclusivo utilizzo di quell’edificio per l’istruzione tecnica della Regia Scuola Industriale e quindi, di conseguenza, dell’istituto Scano che ne è l’erede diretto.

I docenti dell’Istituto Industriale Scano chiedono ai candidati a Presidente della Regione di realizzare un piano per l’istruzione che preveda la ristrutturazione degli edifici che, se pur utilizzabili, risultano comunque bisognosi di adeguati interventi di manutenzione straordinaria e di restituire i locali di via San Lucifero ai legittimi utilizzatori.  

Una società che non investe nell’istruzione e nella preparazione tecnica dei propri giovani è una società perdente, destinata a fallire in ogni campo in quanto incapace di vincere il confronto con altre soggettività.

I nostri giovani, i giovani del futuro hanno il diritto di frequentare una scuola solida e di qualità, dal punto di vista della costruzione, e che garantisca loro una solida preparazione di qualità per costruirsi il proprio futuro.                                              

 


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