Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Non c’è bisogno che parli per strappare le risate del pubblico: bastano i suoi sguardi e le sue movenze. I suoi baffi e la sua capigliatura, ma anche le giacche extralarge. Sul palco i guai di un imbranato diventano un’esilarante teatralità. Questa è la trovata geniale: divertire mostrando i suoi strani ritmi e modi di affacciarsi alla giornata che sta per iniziare. Sabato 18 maggio 2019 arriva al Teatro Verdi di Sassari, inizio ore 21.00, lo spettacolo Quello che i nerd non dicono di Nicola Virdis, prodotto da Non C’è Problema con la regia di Bruno Furnari e scritto insieme agli storici autori della trasmissione televisiva Zelig Bruno Furnari e Gigi Saronni.
Un viaggio nel mondo surreale di un personaggio rimasto intrappolato negli anni ’80, un clown moderno solo apparentemente perdente, che grazie alla sua sagacia in scena riesce a trovare un modo tutto suo per riscattarsi e vincere. Facendo comprendere al pubblico un concetto molto originale: se sai perdere, forse, hai già vinto.
Gli spettatori potranno scoprirlo da un punto di vista privilegiato: “spiandolo” da dentro casa sua e conoscendo così i suoi riti quotidiani, i ricordi, le passioni, le manie, la sua storia d’amore e soprattutto il modo comico di riscattarsi e riuscire a vincere la sua inesorabile timidezza.
Protagonisti dello spettacolo sono l’incredibile capacità del nerd interpretato da Nicola Virdis di complicarsi goffamente ogni momento della vita e il modo geniale e arguto di risolvere le situazioni in cui si è cacciato.
Una performance di visual comedy che porta in scena un continuo vortice di citazioni, oggetti, musiche ed eroi degli anni ’80. Il tutto proposto con il suo stile unico e inconfondibile, grazie al quale Nicola Virdis ha conquistato il cuore e le risate del pubblico teatrale e televisivo.
Ad accompagnare sul palco l’attore sardo sarà il duo di comici siciliani doc, ma milanesi d’adozione, Peppe & Ciccio (Giuseppe Bonini e Francesco Nicotera), che coinvolgeranno la platea con i loro monologhi caratterizzati da divertentissimi viaggi d’immaginazione.