L’assalto al castello di Monreale: turisti e curiosi, in barba alle regole e ai divieti, entrano nell’area cantiere transennata e c’è chi, per un selfie mozzafiato, cammina anche sulle mura di cinta. Il sindaco Zucca: “È nostra premura preservare, tutelare e valorizzare l’area, l’iter burocratico è oramai in dirittura d’arrivo e siamo prossimi a riprendere in mano i lavori da effettuare”. Un monumento storico e culturale di inestimabile valore è quello che domina dal colle sopra il quale è situato: bellissimo, con antiche incisioni ancora ben visibili che simboleggiano la supremazia dei valori e costumi che hanno caratterizzato l’era più emblematica della storia. Ricchezze che si possono scorgere dai resti ancora ben visibili come gli alloggi spietati per chi non rispettava le regole. Insomma, il mix ideale per tutti gli appassionati di storia e mistero che non si limitano a osservare da dietro le sbarre bensì scavalcano e si addentrano dove non è assolutamente consentito. “Tanta incoscienza da parte di chi compie queste azioni – spiega il primo cittadino Giorgio Zucca a Casteddu Online – sono multabili poiché è anche molto pericoloso entrare dentro un’area cantiere”. Un muro, in particolar modo, ha urgente necessità di interventi dopo le lesioni subite a causa di un fulmine: “Non è stato semplice reperire un’impresa disposta a lavorare sin lassù, abbiamo stanziato fondi comunali per questo importante intervento”. Non solo: “Sono stato sindaco la prima sino al 2011 e l’area era accogliente e pulita. Dopo 10 anni ho dovuto riprendere in mano una situazione diventa difficile. Sono nuovamente primo cittadino da nemmeno due anni e in questo tempo, tra lunghi tempi burocratici e intoppi non di certo legati alla mia, alla nostra volontà, non abbiamo fatto altro che programmare e attivarci per gli interventi da effettuare”. Varie vicissitudini che si allineano a quelle di tutte le amministrazioni comunali che, ogni giorno, devono fare i conti con il personale sempre più carente, le casse ristrette e mille e più pratiche da assolvere prima di poter realizzare i programmi. “Anche ieri abbiamo effettuato un sopralluogo al castello: siamo in dirittura d’arrivo oramai per metter mano alla fortezza”. Un duro e giusto rimprovero verso chi non resiste a oltrepassare la recinzione: “È vietato, è pericolosissimo anche perché all’interno vi sono delle cavità molto profonde dalle quali uscirne sarebbe impossibile. Chi non rispetta le norme è passibile di severe sanzioni”.









