Sardara, 60 giovani stranieri alla scoperta del museo Villa Abbas

L’area nuragica di Santa Anastasia


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Giovedì 13 marzo 60 giovani provenienti da Turchia, Polonia, Danimarca e Spagna faranno tappa a Sardara per visitare il museo archeologico Villa Abbas, l’area nuragica di Sant’Anastasia situata nel cuore del centro abitato e il più antico complesso termale della Sardegna a Santa Maria Aquas.
Si tratta di una delegazione, composta da studenti e insegnanti, ospite dell’Istituto di Istruzione superiore Primo Levi di Quartu, nell’ambito del Programma Comenius .
Il tema del progetto, che ha consentito il gemellaggio dei ragazzi tra i 17 e i 18 anni di questi 5 paesi, è quello della Sostenibilità ed Educazione Ambientale in un territorio che sa conservare le proprie bellezze e le proprie tradizioni.
I ragazzi dell’istituto tecnico di Quartu guideranno i loro compagni in un viaggio tra le millenarie Rovine Nuragiche di Barumini, le Torri Pisane e il Bastione di Cagliari e l’area Archeologica e Termale di Sardara, per concludersi con un’escursione-laboratorio al Parco di Molentargius e all’Istituto Agrario di Elmas dove potranno cimentarsi con le più avanzate biotecnologie per il campionamento e l’analisi qualitativa.
Ad accoglierli a Sardara il Sindaco , Giuseppe Garau e l’assessore al Turismo Valentina Pinna (che ha curato i contatti con gli insegnanti dell’Istituto tecnico di Quartu, in particolare con la prof.ssa Rosapina Marras, originaria di Sardara). La visita guidata sarà curata della Coop. Villa Abbas che gestisce i beni culturali del paese.
“Ci piace pensare che Sardara sia stata scelta come meta non solo per via del fascino suscitato da posti unici al mondo come il misterioso pozzo sacro di epoca nuragica o per i riconoscimenti del nostro borgo, come la Bandiera Arancione (il marchio di qualità turistico- ambientale del Touring Club Italia) e Borgo d’Eccellenza, (riconoscimento avuto recentemente dall’Assessorato al Turismo della Regione), ma anche per lo sforzo degli ultimi anni profuso in politiche rispettose dell’ambiente che ci hanno fatto guadagnare l’inserimento tra i “Comuni virtuosi” d’Italia. Siamo convinti che intervenire a difesa dell’ambiente e a tutela dei Beni Comuni, sia possibile, oltrechè doveroso, passando dalla enunciazione di principi alla prassi quotidiana”.


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