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“La Uil denuncia l’insostenibile situazione dei lavoratori della Sanità Privata che da anni aspettano l’erogazione degli arretrati contrattuali nell’assordante silenzio delle istituzioni”
Il CCNL della sanità privata, scaduto il 31 dicembre 2005 sia per la parte normativa che per la parte economica, è stato adeguato a far data dal 1° ottobre 2010 a tutt’oggi – dichiara Guido Sarritzu, Responsabile Regionale UIL per la Sanità Privata – ” i lavoratori devono percepire gli arretrati contrattuali dal 1° gennaio 2006 al 1° ottobre 2010, il tutto nell’indifferenza generale e nell’assordante silenzio dell’Assessorato regionale alla Sanità . Vane sono state le richieste di intervento rivolte dai sindacati alla regione in questi anni. Questa gravissima inadempienza, aggrava le condizioni dei lavoratori e delle famiglie già duramente provate dalla crisi”
Anche l’AIOP – prosegue Sarritzu – che rappresenta le case di cura private, fin dal novembre 2009 ha ribadito che la corresponsione degli arretrati per il quadriennio 2006-2010 è subordinata all’adeguamento da parte della Giunta regionale delle tariffe dei Diagnosis-related group (DRG) che sono ferme dal 1997.
A tutto ciò si aggiunge la forte preoccupazione per il Decreto del 2 Aprile 2015 n.70 riguardante gli standard ospedalieri che prevede che dal primo luglio le case di cura private con meno di 40 posti letto non potranno più essere accreditate, il tutto potrebbe – denuncia Sarritzu – portare a conseguenze drammatiche, che andrebbero ad incrementare l’esercito dei disoccupati.
Una situazione preoccupante e insostenibile – conclude l’esponente UIL FPL – che ci vedrà costretti ad intraprendere forti iniziative di mobilitazione, al fine di poter dare risposte ai lavoratori e far conoscere all’opinione pubblica anche il trattamento riservato a questi lavoratori della sanità privata, che oltre dover subire, la beffa del mancato rinnovo contrattuale, del mancato pagamento degli arretrati, devo fare spesso i conti con organici ridotti, turni massacranti, continui rientri in servizio con l’impossibilità di programmare la propria vita privata e persino le ferie.