San Sperate, via ai test sierologici e occhio alle telefonate: “Magari se ci avessero dato più informazioni…”

Da lunedì 25 quasi 8000 sardi individuati in 89 Comuni dovranno aderire all’indagine epidemiologica nazionale fissata su un campione di 150mila italiani. Ci sarà anche San Sperate, dove il sindaco spiega: “Considerato il ruolo fondamentale di informazione che i Comuni hanno, e stanno avendo, in questa emergenza del Covid-19, forse sarebbe stato utile almeno avere una nota informativa per poter dare comunicazioni più precise ai nostri cittadini”


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San Sperate, via ai test sierologici, occhio alle telefonate: “Magari se ci avessero dato più informazioni…”. Da lunedì 25 quasi 8000 sardi individuati in 89 Comuni dovranno aderire all’indagine epidemiologica nazionale fissata su un campione di 150mila italiani. Ci sarà anche San Sperate, dove il sindaco spiega: “Considerato il ruolo fondamentale di informazione che i Comuni hanno, e stanno avendo, in questa emergenza del Covid-19, forse sarebbe stato utile almeno avere una nota informativa per poter dare comunicazioni più precise ai nostri cittadini, ma, va bene lo stesso”

Poi Enrico Collu aggiunge: “Sembra che San Sperate sia stato inserito tra questi 80 Comuni, quindi una piccola parte di nostri compaesani potrà, nei prossimi giorni, essere contattato dalla Croce Rossa Italiana telefonicamente. Non sono in grado di fornirvi notizie più dettagliate di quanto la stessa Istat ha reso noto. Non essendo i Comuni interessati a questa iniziativa, vengono coinvolti la Croce Rossa Italiana, le Regioni e i medici di base, non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale al Comune o al sottoscritto”.

Ma ecco le linee guida su come funzioneranno i test sierologici:

Indagine sulla siero prevalenza da infezione da virus: Istat e Ministero della Salute condividono la titolarità dell’indagine sulla siero-prevalenza dell’infezione da virus SARS-COV2 nell’ambito delle rispettive competenze statistiche e sanitarie.

L’obiettivo dell’indagine è capire quante persone hanno sviluppato gli anticorpi al Coronavirus, anche in assenza di sintomi. Attraverso l’indagine si otterranno informazioni necessarie per stimare le dimensioni e l’estensione dell’infezione nella popolazione e descriverne la frequenza in relazione ad alcuni fattori quali il sesso, l’età, la regione di appartenenza, l’attività economica. Il disegno del campione effettuato dall’Istat prevede l’osservazione di 150.000 individui sull’intero territorio italiano.

Come sarà scelto il campione per i test?

“Il campione sarà estratto casualmente dalla popolazione tenendo conto che devono essere rappresentate tutte le Regioni, che devono essere ben rappresentati gli uomini e le donne, le diverse fasce d’età con un dettaglio particolare per le età superiori ai 50 anni perché via via che cresce l’età il rischio è più grande, e anche per quattro differenti attività economiche. Sulla base di questo abbiamo estratto un campione di duemila comuni e 150mila individui che verranno contattati dalla Croce Rossa e potranno sottoporsi a questo prelievo venoso”.


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