Dalla gioia alla rabbia, un’altra volta. Gli ambulanti sardi rimasti senza sagre (nessun Comune ha ancora imbastito feste paesane totalmente aperte al pubblico per colpa dell’emergenza Covid) e senza i soldi promessi circa due mesi fa dalla Regione (ristori totali di 6 milioni di euro) tornano a protestare sotto il Consiglio regionale in via Roma a Cagliari. Sono arrivati da tutta l’Isola, guidando i loro camion bar e furgoncini vuoti di incassi e carichi di disperazione. “Siamo qui, ancora una volta, perché il Consiglio regionale non ha ancora dato gambe al bando dei nostri ristori”, attacca Mauro Zedda, presidente di Ambulantando. “Stiamo vivendo un’estate tragica, non possiamo più accumulare debiti e le nostre tasche sono vuote. Come possiamo vendere i nostri prodotti se non ci sono eventi? E dove sono i soldi che ci avevano promesso?”.
La rabbia è tanta: “Abbiamo chiesto un incontro col presidente del Consiglio, vogliamo sapere date certe sul nostro bando, non possiamo più aspettare. Sagre e feste i Comuni non ne devono fare, ci sono solo manifestazioni di associazioni private e per noi non c’è spazio”.









