Rivoluzione scuola per i ragazzi disabili: se lo chiedono i genitori, l’insegnante precario può restare 

Lo ha annunciato a Cagliari, durante la cerimonia per l’inaugurazione dell’anno scolastico, il ministro dell’istruzione Valditara. Che ha poi annunciato la sperimentazione di un programma di intelligenza artificiale per aiutare i ragazzi che hanno problemi a vista e udito, l’aumento di stipendio ai prof e l’integrazione delle ore di insegnamento di italiano i studenti stranieri per favorirne l’integrazion


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Buone notizie per i ragazzi degli studenti disabili che usufruiscono del supporto di un insegnante di sostegno: anche se precario, e dunque destinato a cambiare scuola, quell’insegnante potrà restare se è il genitore a chiederlo. “Abbiamo consentito per la prima volta ai genitori la possibilità di chiedere la conferma del docente precario di sostegno laddove vi sia stato un rapporto fecondo, un rapporto positivo dal punto di vista professionale, formativo, umano, tra il docente di sostegno e lo studente con disabilità, perché per gli studenti con fragilità cambiare insegnante è un dramma”, ha spiegato Valditara. “Dopo vent’anni che le associazioni lo richiedevano, i genitori potranno chiedere alla scuola che venga garantita questa continuità, perché per un ragazzo con disabilità, cambiare ogni anno quel rapporto che si era determinato e che poteva essere veramente fecondo, importante, significativo, per ragazzi con fragilità è un dramma che noi non dobbiamo più accettare”.
Il ministro ha poi annunciato “una sperimentazione dell’utilizzo a fini didattici dell’intelligenza artificiale per personalizzare sempre di più la formazione, per recuperare ritardi, per potenziare i talenti. Così come abbiamo investito risorse per mettere a disposizione l’intelligenza artificiale in favore di giovani con disabilità uditive e visive”.
E poi, ancora, il potenziamento dell’insegnamento della lingua italiana per gli studenti stranieri in modo da favorirne una migliore integrazione, l’aumento dello stipendio ai prof del 5,8%, la condanna dei diplomifici che non fanno il bene dei giovani, multe fino a diecimila euro per chi aggredisce gli insegnanti.
“Oggi è uno dei momenti più importanti nella vita di una comunità nazionale, il giorno in cui riparte ufficialmente il sistema dell’istruzione. Il giorno in cui si affronta una delle sfide più qualificanti per una società aperta, democratica e ordinata: quella del futuro. Una sfida che ha molteplici finalità, riassumibili però in una: garantire il pieno sviluppo della persona umana citato all’articolo 3 della nostra Costituzione. Oggi si innescano tanti inizi, tante quante sono le vostre personalità, le vostre bellissime e diverse inclinazioni, i vostri bellissimi e diversi talenti”, ha concluso Valditara.


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