Questa mattina gli studenti del liceo Euclide di Cagliari si sono ritrovati per dare inizio all’occupazione con una prima rivendicazione chiara: “Vogliamo riprenderci in nostri spazi di partecipazione e decisionalità”
“Il tema della rappresentanza e partecipazione – afferma il rappresentante d’istituto Michele Pintus – è fondamentale e dall’entrata in carica del nuovo governo e del nuovo ministro ci sentiamo sempre più oppressi. Noi vogliamo tornare a farci sentire per riprenderci i nostri spazi di discussione. La politica continua ad imporci un modello di scuola che non ci rappresenta, basato sul merito e sulla competitività. Siamo stanchi, tutto questo è inaccettabile!”
“Ci siamo riuniti in un sit-in davanti alla sede centrale della scuola – dichiarano gli studenti – per esporre il nostro documento in cui dichiariamo le intenzioni e motivazioni dell’occupazione. Al centro ci sono le tematiche della rappresentanza studentesca e degli spazi di partecipazione.”
“La nostra intenzione è quella di rendere partecipi ogni persona che abiti la scuola – continua Pintus – in quanto subiamo tutti lo stesso sistema di oppressione e invisibilizzazione. Il nostro obiettivo è quello di costruire dei tavoli di lavoro e di discussione per andare a formare un documento che andremo a discutere in Consiglio d’Istituto e che rappresenterà una rinascita culturale partecipativa e rappresentativa per l’Euclide. Che l’Euclide sia d’esempio nel far vedere che la lotta e mobilitazione studentesca non è morta e non morirà mai. Vogliamo che le nostre analisi e proposte sulla scuola vengano inserite nel dibattito politico-pubblico, e finché non accadrà noi continueremo a scendere in piazza e occupare le nostre scuole, continueremo a farci sentire.”










