È rimasto intrappolato per circa due ore in via dei Valenzani, sotto il diluvio, con l’auto bloccata tra acqua e fango. Gian Piero Mereu e sua moglie sono stati, loro malgrado, tra i “simboli” dell’ondata di maltempo che si è abbattuta ieri nel sud Sardegna. La foto di lui, con l’ombrello in mano, in bilico sulla portiera della Peugeot, è finita in tutta Italia. A 24 ore dal fattaccio, i due stanno bene. Mereu, 70 anni, un passato lavorativo da operaio, collabora da tanti anni con la Sos Elmas, è un volontario della Protezione Civile: “Sono stato anche a Cascia, nel 2016, per aiutare la popolazione terremotata”. Non ci sta a passare per sprovveduto, il 70enne: “Siamo arrivati a Cagliari per fare una visita, all’arrivo in via dei Valenzani non c’era ancora tutta quell’acqua. Un’auto, in fase di sorpasso, mi ha inondato tutto il cofano e il motore si è spento. C’erano dieci centimetri d’acqua, sono sceso e ho chiesto aiuto. Avevo anche un grosso gancio, bastava che qualcuno si fermasse e trainasse l’auto per 50 metri”. Ma anzichè una mano concreta, ha ricevuto sberleffi: “C’è chi è passato e si è messo a ridere, chi mi ha detto che non voleva bagnarsi, chi ha fatto filmati e foto”. E alla fine, Mereu ha dovuto arrangiarsi: “Ho preso mia moglie sulle spalle e ci siamo messi in salvo”.
Poi, l’arrivo dei suoi colleghi della Protezione Civile: “Sono stati loro a tirare fuori l’automobile. Mi ha dato molto fastidio ciò che è successo, mi lascia con l’amaro in bocca”. Il peggio comunque è passato, e il 70enne spera che, presto, nessuno si ricordi della sua disavventura: “Diciamo che è come se avessi già vissuto tutto il film, anche se non sopporto alcuni commenti che ho letto. C’è chi ha scritto che sia colpa mia, che me la sia andata a cercare. Ma non è vero”.










