Regione, massacro Corte dei Conti: “Spesa bloccata, ritardi in sanità e zero strategie su insularità”

Nell’udienza pubblica sul rendiconto annuale, i giudici contabili hanno approvato dal punto di vista tecnico il documento ma hanno messo in luce tante criticità che hanno di fatto paralizzato l’isola in questi anni. Sotto accusa anche i debiti fuori bilancio, le Asl e l’esercizio provvisorio di bilancio diventato una regola invece di restare un’eccezione. Solinas: “Colpa di provvedimenti last minute”


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La Corte dei Conti approva il rendiconto della Regione per il 2022, il documento è corretto dal punto di vista tecnico, ma nella sostanza e nel merito, se non è un massacro, poco ci manca. Sanità, gestione delle Asl, avanzo di amministrazione, debiti fuori bilancio, paralisi amministrativa, insularità: sono tantissime le criticità messe in luce dai giudici contabili. E così, anche se arriva il via libera all’esercizio 2022, con quella che tecnicamente si chiama la parificazione sul rendiconto generale, le bacchettate alla giunta Solinas e in generale alla macchina amministrativa di viale Trento sono state frequenti e su molti frontiNelle relazioni delle magistrate Cristina Ragucci e Lucia Marra il dettaglio dell’analisi: intanto l’avanzo di bilancio, 171 milioni che fanno lievitare il totale del saldo di cassa, ovvero dei soldi non spesi dalla Regione, a 2 miliardi e 900mila euro. Cifre che impongono, ha sottolineato il procuratore Bruno Tridico, “una migliore programmazione e velocità di spesa”. “Grave e inspiegabile ritardo di quasi un mese” anche nella trasmissione del rendiconto, non giustificato né giustificabile da ricambi nei vertici amministrativi”, dopo aver auto prorogato l’approvazione del rendiconto

 

C’è poi l’esercizio provvisorio di bilancio, 4 anni di fila per non essere riusciti ad approvare nei tempi previsti la legge di bilancio: una misura che dovrebbe essere eccezionale e che invece è diventata la regola negli ultimi 4 anni.

Contestato dalla Corte dei Conti anche l’uso delle risorse per l’insularità, troppo generico e per niente mirato: “La regione ha scelto di assegnare le risorse indistintamente al finanziamento dell’intero bilancio regionale, ma questa scelta sostanzialmente equivale a non attuare alcuna misura concreta per agevolare gli spostamenti di persone e merci”, ha sottolineato Tridico, ribadendo che nulla è stato fatto per alleviare i disagi dell’insularità. Sull’indebitamento (pari a 1,3 miliardi di euro) le sezioni riunite segnalano 44 debiti fuori bilancio per un totale di 5,2 milioni di euro circa. Uso poco appropriato del fondo unico per gli enti locali, sanità in ritardo anche di due anni nel via libera ai bilanci delle Asl chiudono l’elenco delle contestazioni. Alle quali il governatore Solinas ha risposto indicando come causa l’aumento di risorse nelle casse regionali e la necessità di licenziare provvedimenti last minute che richiedono comunque tempo. “Il bilancio è sano e solido, abbiamo amministrato con lo spirito dei buoni padri di famiglia”, ha concluso il presidente sardista.

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