di Paolo Rapeanu
Il reddito di cittadinanza promesso dal Movimento 5 Stelle – che governa insieme alla Lega – fa un nuovo passo in avanti verso la sua realizzazione. Una novità assoluta che può permettere a molti disoccupati di avere un’entrata mensile sino a 780 (questa la soglia di povertà definita dall’Istat). Una “manovra” che riguarda poco meno di dieci milioni di italiani, quella che sta portando avanti l’esecutivo guidato dal premier Giuseppe Conte. Il “tesoretto” è di 15 miliardi, e da più parti si vocifera a un dialogo-trattativa tra Italia e Bruxelles per avere una flessibilità dello 0,5% per poterlo finanziare. Ci sono ovviamente parametri e paletti da rispettare per ottenere questo tesoretto.
È rivolto ai maggiorenni, disoccupati o inoccupati, per chi ha una pensione sotto i 780 euro scatta l’integrazione, e per le famiglie, se entrambi i coniugi non hanno lavoro possono ottenere 1680 euro. Come fare? Prima di tutto bisogna essere iscritti a un Centro per l’impiego e ci si deve dedicare ogni giorno, per almeno due ore, alla ricerca di un’occupazione. Necessario poi frequentare corsi di formazione specifici e “spendere” otto ore alla settimana in progetti stilati dal Comune di residenza e che hanno a che fare con la collettività. Occhio, però: perché se il Centro dell’impiego propone un lavoro e chi ha il reddito di cittadinanza lo rifiuta per più di tre volte, a quel punto scatta l’addio ai settecentottanta euro. Ancora: per i liberi professionisti, chi vuole ottenere il reddito di cittadinanza deve chiudere la propria partita Iva.










