Ragazzo di colore picchiato in Sardegna, Amnesty International: “Assurdo clima di intolleranza”

“Amnesty International Sardegna sa bene che l’isola è molto più accogliente di quanto questi episodi possano mostrare. Ma le autorità dovrebbero valutare con preoccupazione questo aumento di violenza che rende sempre meno sicuri cittadini e cittadine nei grandi e piccoli centri urbani e, pertanto, attivarsi per contrastarlo”, commenta l’associazione. Intanto il sindaco di Sassari incontra la vittima e accusa: “Colpa del clima creato dal Governo, potrebbe essere mio figlio”


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Amnesty International ha espresso grande preoccupazione per l’aggressione, riferita da mezzi d’informazione locali e nazionali, avvenuta a Sassari la sera del 10 settembre nei confronti di un giovane ragazzo della Guinea. Un fatto grave che si aggiunge ad altri episodi di violenza, fortunatamente limitati, come l’incendio avvenuto presso l’ex scuola di polizia penitenziaria di Monastir che sarebbe dovuta essere trasformata in un centro per la prima accoglienza di migranti a novembre 2016 o le scritte minacciose nei confronti dei sindaci di Ozieri e Tula per aver aderito al bando Sprar e per aver permesso di ospitare a Tula un corso per formare migranti nel marzo 2018.
“Questi episodi paiono fomentati da un clima di intolleranza e spesso di confusione, ingenerata anche da comunicazioni avventate e inopportune da parte di rappresentanti politici. Utilizzare linguaggi inappropriati ed evitare di condannare in modo netto atti di violenza come quello sopra richiamato non può che fomentare e in qualche modo legittimare certi episodi di violenza”.
“Amnesty International Sardegna sa bene che l’isola è molto più accogliente di quanto questi episodi possano mostrare. Ma le autorità dovrebbero valutare  con preoccupazione questo aumento di violenza che rende sempre meno sicuri cittadini e cittadine nei grandi e piccoli centri urbani e, pertanto, attivarsi per contrastarlo”, commenta l’associazione.
Intanto il sindaco di Sassari Nicola Sanna ha incontrato la vittima del pestaggio commentando così l’accaduto: “Voglio esprimere a nome mio e della città tutta la più netta condanna dell’episodio di violenza che si è verificato ieri sera.
Ho voluto incontrare questa mattina a Palazzo Ducale il giovane titolare di protezione internazionale, originario della Guinea e beneficiario del progetto Sprar (Sistema per Richiedenti Asilo e Rifugiati) del Comune di Sassari per manifestare la vicinanza mia e dell’amministrazione.

Sono profondamente addolorato per quanto successo a questo ragazzo che potrebbe essere mio figlio e che nella sua giovane vita ha già affrontato difficoltà inimmaginabili.
E sono ancora più addolorato di dover condannare, per la seconda volta nel giro di pochi giorni, avvenimenti che, nella loro diversità, sono segno di un clima di intolleranza, alimentato da esponenti del Governo nazionale.
Concludo dicendo che nessun episodio deve essere sottovalutato e che si sta lavorando tanto per assicurare alla giustizia i colpevoli quanto per isolare le frange estremiste e violente presenti in città. A Sassari non c’è posto per episodi di discriminazione”.


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