Si riparte, e siamo al quinto tentativo, con la chiama dei 1009 grandi elettori per la scelta del nuovo presidente della Repubblica. Il clima, alla fine di ore frenetiche fatte di scontri più che di incontri e di accuse reciproche fra gli schieramenti, non è sicuramente rilassato e, dopo una lunga notte di telefonate e trattative, il centrodestra consuma lo strappo indicando ufficialmente la presidente del Senato Elisabetta Casellati. “Una figura istituzionale, una donna, perché poi si parla tanto di donne ma alla fine vengono candidate solo dal centrodestra, votata a suo tempo anche da alcuni esponenti del campo avverso”, dice Giorgia Meloni. “Il centrosinistra sta bloccando tutto, hanno detto no a tutte le proposte e non ne hanno fatta nessuna alternativa. Il centrodestra da solo non ha i numeri per votare il presidente della Repubblica ma di sicuro diamo un forte segnale di compattezza. Credo che bocciare tutte le nostre proposte sia irrispettoso nei confronti di decine di milioni di italiani che votano la nostra coalizione”.
Il centrosinistra, intanto, continua ad annaspare, con i partiti spaccati e il segretario dem Letta in evidente difficoltà, tanto da non essere riuscito neanche a convocare quel conclave a pane e acqua invocato qualche giorno fa. Pd, 5Stelle e Leu, non sapendo cosa fare e non trovando un nome, hanno quindi deciso di non decidere, ovvero di non rispondere alla prima chiama della giornata, riservandosi di rientrare in gioco nel pomeriggio.
Il grande punto interrogativo restano le mosse del gruppo Misto, ma qualche sorpresa può arrivare anche dai 5 Stelle, sempre più spaccati e sempre meno controllati da Conte.













