Cos’è accaduto nella strada Sulcitana? Perché, come ha documentato il fotoreporter Renato Scano (VIDEO) è andata sott’acqua? Tutto ciò era così imprevedibile?
Per meglio capire riassumiamo quanto è accaduto ieri pomeriggio. Quando, pari di un uragano, l’ennesimo fronte temporalesco diretto in Sardegna ha scaricato un “mare” d’acqua sui monti di Capoterra.
Lassù e fortunatamente non a valle. Anche se la strada adiacente il centro commerciale I Gabbiani, così in zona Su Loi, è riapparsa al posto del manto d’asfalto la laguna, che l’uomo ha soffocato forse senza mai realizzare un ponte sopraelevato. E comunque segnalare il rischio allagamento con la dovuta cartellonisti a stradale.
Andò ben peggio il 22 ottobre di 7 anni fa quando il rio San Girolamo ingoiò e rigurgitò cinque milioni di metri cubi d’acqua e detriti, distruggendo a valle le strade e i ponti dei comuni limitrofi, seminando tante vittime. Fu un grande lutto che ha ha lasciato una ferita incolmabile in tutti noi. Ma anche allora fu solo colpa della pioggia che – ci dissero – cadde in modo eccezionale?
Siccome quella Capoterrese, tra Frutti d’Oro e la Residenza del sole (di Magalliana memoria), è zona un tantino sfigata, meriterebbe una analisi approfondita ed un occhio di riguardo. Non trovate?
LA CONTA DEI DANNI. È per l’ennesima volta che danni, disagi e paura fanno la loro comparsa alle porte di Capoterra. Pochi o molti, questi danni che si sommano in queste ore piovose, verranno conteggiati. Di sicuro, ieri sera, poteva andare peggio nella nostra isola fatta di tante incompiute.
È pur vero che una bomba d’acqua si è abbattuta tra Sarroch e Capoterra ma è altrettanto vero che un torrente fangoso ha investito la statale Sulcitana, facendo la sua comparsa in mezzo alle auto che sfrecciavano.
Ciò era evitabile?
Alle ordinanze di chiusura “preventiva” di molte scuole e edifici pubblici, non avrebbero fatto seguito disposizioni speciali per chiudere le strade isolane che, in caso di pioggia, potevano diventare “critiche”.
Tra esse, la strada ribattezzata “della morte” per via dei numerosi incidenti stradali, la famigerata Sulcitana che rasenta Capoterra e Frutti d’Oro con le sue tante incompiute, sicuramente non nasce sotto la buona stella della sicurezza. Me prenda atto chi di competenza. Perché dopo la pioggia caduta ieri l’Anas ha comunicato nel tardo pomeriggio che, per la presenza di fango sull’asfalto, questa strada andava chiusa in un lungo tratto, a partire dal km 18. Una emergenza che ha visto gli operai dell’Anas gestire la viabilità sotto la pioggia in collaborazione con i Vigili del Fuoco. Se non stiamo parlando di vittime è forse un miracolo, e lo dobbiamo a loro.
A pensare che ieri, quella cascata d’acqua immortalata da molti automobilisti di passaggio, metteva i brividi.
Era veramente tanta, una miriade i detriti sull’asfalto, trascinati dai monti a due passi dalla galleria stradale lungo la 195.
Chissà se nell’immediato futuro verrà creato un argine o un qualsivoglia sbarramento in questo angolo di Sardegna, dove quel fiume piombato con impeto dal fianco della montagna, ha rischiato di spazzar via le auto di passaggio.
Ed ora, mentre altrove si lavorerà per la realizzazione della nuova strada Sulcitana, di acqua sotto ai ponti ne passerà ancora tanta. Eh si, auguriamocelo: sotto ai ponti o sotto le strade del futuro, dotate di nuove ed efficienti cunette.
Marcello Polastri
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