Quattro anni dalla chiusura “temporanea” del Punto nascita di Lanusei: “Il tempo delle scuse è scaduto, non c’è stato nulla di
temporaneo, ma soltanto un lento logoramento del diritto delle famiglie ogliastrine”. Una lettera aperta dal coordinamento “Giù le mani dall’Ogliastra” che combatte in difesa del territorio e rimarca la necessità di interventi mirati e puntuali da parte delle istituzioni al fine di rendere i servizi essenziali ai cittadini. Tra questi il punto nascita chiuso: le mamme del territorio devono percorrere decine di chilometri in più per dare alla luce i piccoli e in questi 4 anni “non si è costruito un percorso, non si è aperto un varco, non si è data neppure una prospettiva credibile. Solo promesse ripetute e puntualmente dimenticate, proclami che riempiono i comunicati ma non lasciano traccia nella realtà. E mentre la politica cincischiava, qui si partoriva altrove. Le madri obbligate a salire in ambulanza, i padri rimasti a contare i chilometri, i bambini costretti a nascere lontano. Non si tratta di un episodio: è stata la regola imposta all’Ogliastra per quattro anni. Una regola che sa di condanna e che nessuno ha avuto il coraggio di spezzare” spiega il comitato.
“È inutile mascherare questa responsabilità dietro parole come “carenza di personale” o “piani futuri”: sono formule vuote che servono soltanto a coprire un immobilismo diventato sistema. In quattro anni, nessuna scelta, nessun atto concreto, nessun passo avanti.
E questa vergogna non potrà essere nascosta sotto le parole. Quattro anni di attesa, quattro anni di nulla. Questa è la sola eredità che la politica ha lasciato alle famiglie ogliastrine. Non siamo qui per il clamore facile. Siamo qui per i bambini che devono avere il diritto di venire al mondo vicino ai propri affetti, e per le madri che non devono trasformare il parto in una trasferta. La politica non potrà più nascondersi dietro parole di circostanza: il tempo delle scuse è scaduto”.













