Spacciavano droga all’interno di un locale di proprietà, due arresti a Quartu Sant’Elena. La Polizia è intervenuta dopo che alcuni residenti avevano segnalato che all’interno di una agenzia di scommesse calcistiche, in via Nenni, vi era un andirivieni di persone, anche durante la notte, che dal loro atteggiamento nulla sembravano avere a che fare con le scommesse. L’attività espletata dal personale della Sezione Anticrimine ha confermato che, oltre a quanto segnalato, il “BETUNIQ” era frequentato quotidianamente da pregiudicati locali.
Alle 18.20 di ieri i militari hanno fatto irruzione all’interno dell’agenzia e hanno identificato, oltre agli avventori, il gestore Riccardo Secci, cognato del titolare, Gabriele Monni, al momento assente. All’interno del locale erano presenti alcune slot machine, nel mezzo delle quali gli agenti hanno rinvenuto una busta di carta con all’interno una scatola di scarpe contenente stupefacenti:
18 bustine di nylon termo sigillate con all’interno cocaina per un peso di gr. 8,
16 tocchi di hashish del peso totale di gr. 68;
86 bustine contenenti marijuana per un totale di gr. 100,
un coltello a serramanico con lama intrisa di hashish,
tre sacchetti in cellophane trasparente per il confezionamento sottovuot;
la somma di 1091 euro, provento dell’attività di spaccio.
Durante la perquisizione domiciliare eseguita nell’abitazione di Secci, che ha dato esito negativo, è sopraggiunto il cognato, titolare dell’agenzia di scommesse. Estesa la perquisizione anche alla sua abitazione, i poliziotti hanno invece trovato e sequestrato un macchinario per il confezionamento sottovuoto. Nella stessa scatola oltre a residui di foglie di marijuana, è stato rinvenuto un ritaglio di nylon di colore celeste, uguale per colore e materiale alle confezioni dove si trovava riposta la cocaina sequestrata nella sua agenzia, mentre all’interno dell’auto dell’uomo sono state recuperate due mazzette di denaro composte da banconote di vario taglio per un totale di 1985 euro.
L’Agenzia di scommesse calcistiche è stata sottoposta a sequestro penale in quanto utilizzata per l’illecita attività di spaccio di stupefacenti.
I due sono stati tratti in arresto e, su disposizione del P.M. di turno accompagnati presso le proprie abitazioni in attesa del rito per direttissima previsto per stamattina.
Intanto eccole precisazioni arrivate in serata dell’ufficio legale della Betuniq: “La società Uniq Group Ltd., titolare del marchio/sito web Betuniq, effettua sui titolari dei CTD un’attenta e costante due diligence per verificare la sussistenza dei requisiti soggettivi di ordine pubblico previsti dalla normativa italiana, richiedendo l’aggiornamento a cadenza annuale di tale documentazione (comprensiva dei certificati penali). Nel caso specifico, al momento dell’attivazione del rapporto non abbiamo riscontrato in tale documentazione alcuna difformità o altre annotazioni, risultando i soggetti coinvolti nella contestazione odierna incensurati. Data la grande attenzione prestata al profilo soggettivo dei propri collaboratori, la Società ha immediatamente disdetto il contratto di prestazioni di servizi in essere con il titolare oggetto della contestazione odierna riservandosi espressamente di poter intraprendere ogni ulteriore azione per il danno di immagine arrecato”.