Quartu, un’azione per favorire e rilanciare bar, ristoranti e attività di somministrazione in genere: ieri sera il Consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento per l’installazione di strutture precarie e amovibili su aree pubbliche.
Tra le novità a favore degli esercenti, che vedono ridursi significativamente i costi per poter disporre all’aperto tavolini, ombrelloni e gazebo, l’abolizione dell’onere annuale relativo alle tipologie di struttura e alle dimensioni e la previsione di una tariffa Tosap ridotta per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (bar e ristoranti). Inoltre, l’applicazione del nuovo regolamento viene estesa anche alle attività alimentari artigianali quali gelaterie, pizzerie, gastronomie, panifici e simili per consentire il “consumo sul posto”. Un semplice confronto permette di comprendere i vantaggi della nuova regolamentazione: se in precedenza un bar che avesse voluto occupare per tre mesi venti metri quadri di suolo pubblico con sedie, tavolini e ombrelloni era tenuto a pagare più di 2350 euro (498 euro di canone più 1.859 euro di Tosap), ora l’onere sarà di 346,5 euro complessivi. Se l’occupazione è permanente (un anno o più), i costi si riducono da 2.836 euro a 836.
«L’obiettivo è dare ossigeno alle attività di somministrazione in una fase di grave crisi, rendendo più vivi gli spazi pubblici cittadini» spiega il sindaco Mauro Contini. «Riportare i cittadini nelle vie e nelle piazze cittadine significa anche rilanciare il commercio cittadino nel suo complesso». L’assessore allo Sviluppo economico e commercio Dino Cocco aggiunge: «Abbiamo raccolto le richieste degli esercenti, che da tempo lamentavano l’eccessiva onerosità dell’occupazione del suolo pubblico. In questo modo stimoleremo attività che riteniamo qualificanti per lo sviluppo economico e turistico della città».












