Quartu, la grande fuga di residenti dalla città con sempre meno bambini: solo 6800 su 68600

Effetto culle vuote o traslochi, persi 2500 bimbi in dieci anni. Il terzo Comune sardo, con 68643 abitanti, si conferma sempre più abitato da adolescenti e cinquantenni, addio ad altri 300 quartesi. Si impenna l’età media, da 42 a quasi 48 anni nell’ultimo decennio. In compenso, non conosce sosta il boom delle imprese turistiche: regnano i b&b


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Una città con sempre meno bambini: sono 6855 i residenti tra zero e 14 anni a Quartu Sant’Elena, su un totale di 68600 residenti è, decimale più decimale meno, il dieci per cento. Gli over 65 sono, stando all’ultima rilevazione fatta il primo gennaio di quest’anno, il 2024, ben 16971. La fascia più larga è tra chi ha tra i 15 e i sessantaquattro anni, 44637. E sono 132 i quartesi andati a vivere altrove negli ultimi dodici mesi. La fotografia è offerta dal piano annuale della relazione delle performance finito sotto gli occhi della Giunta Milia. I tempi d’oro della Quartu con oltre settantamila abitanti sono lontani: 70210 nel 2015, oggi sono 68643. La flessione c’è, è indiscutibile. In totale, contando anche i morti, nell’ultimo anno Quartu ha perso 292 abitanti. Ed è la popolazione giovanissima che manca, in una città con rioni prettamente residenziali – Quartello e Pitz’e Serra su tutti – ci si aspetterebbe di trovare più famiglie con figli che trentenni o quarantenni in carriera single, o sposati, ma senza un bimbo o una bimba a completare il nucleo familiare. Tornando alla fascia d’età più giovane (0-14 anni), si passa dai 9153 del 2013 agli attuali 6855 e, in parallelo, negli anni, il crollo riguarda anche la fascia d’età 15-64, da 50006 a 44637, a riprova che non ci sono stati tanti quattordicenni che hanno spento quindici candeline.
Città non per i piccoli, quindi, ma sicuramente per i turisti. Lo conferma il boom di strutture ricettive, b&b su tutti, aperti nell’ultimo periodo. Quartu Sant’Elena conta fino al dicembre 2023 su un patrimonio ricettivo costituito da 8 esercizi alberghieri, una struttura di turismo rurale, 30 affittacamere, 3 case e appartamenti vacanze, 1 residence e 41 b&b per un totale di 2146 posti letto. Rispetto al 2022 si registra un aumento di 79 posti letto (2146 contro i 2067 dell’anno precedente). Il 2023 conferma quindi la tendenza all’aumento delle strutture extraricettive e di supporto al comparto turistico, in totale controtendenza al trend rilevato nell’attività di impresa. Unico dato da rilevare è la diminuzione dei bed and breakfast e l’aumento degli affittacamere, che si può spiegare anche in relazione al particolare regime fiscale agevolato previsto per gli affittacamere in quanto attività svolte in forma di impresa. E i turisti ci sono: nel 2022 duecentoventunomila presenze e 54230 arrivi. Il paragone con l’ultimo anno prima del Covid, il 2019, fa ben sperare: mancano all’appello solo 5mila vacanzieri.


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