Quartu, chioschi sempre aperti al Poetto: “Più lavoro e non è detto che saranno tutti uguali”

Novità per i chilometri della costa quartese. Con il nuovo Piano di utilizzo dei litorali stabilimenti e baretti potranno lavorare sempre, l’assessore Vanini: “Una spinta economica maggiore, sulle scelte architettoniche ci saranno indicazioni precise”. E lo “smonta e rimonta” potrebbe essere evitato: “Non siamo sicuri che tutti i chioschi uguali possano essere la soluzione migliore”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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La spiaggia del Poetto di Quartu sarà, presto, urbana come quella di Cagliari. Il Comune si prepara ad adottare il Piano di utilizzo dei litorali: “Entro l’anno”, annuncia l’assessore comunale all’Urbanistica, Aldo Vanini. I chilometri di costa quartese si preparano già al restyling dovuto agli interventi milionari che, tra piste per runner e ciclisti e stop alle auto, lo renderà uguale a quello di Cagliari. Ma la differenza con il capoluogo sardo potrebbe arrivare proprio dai nuovi chioschi: “La novità che più colpisce è che il servizio fornito dalle concessioni balneari potrà avvenire tutto l’anno, ovviamente alle condizioni ammesse dai regolamenti e dal piano”. Vale a dire, chioschi operativi 365 giorni all’anno, senza più nessuna limitazione, proprio come dalla Sella del Diavolo all’ospedale marino: “Ci sarà una spinta economica maggiore e più lavoro, di sicuro. Il Poetto è una grossa risorsa ambientale che deve vivere insieme allo stagno di Molentargius. Serve avere il Pul, per pianificare un utilizzo razionale. A Cagliari è già così da anni, il Poetto ha una funzione più razionale e vicina alle esigenze dei cittadini. Contiamo di adottare il piano entro l’anno”.
Ma c’è il rischio di una “Cagliari 2”, con chioschi da smontare e rimontare e che saranno poi tutti uguali: “A livello nazionale c’è una grande agitazione sul tema dei chioschi”, ricorda Vanini. “È difficile anticipare nel dettaglio ciò che sarà il nostro Pul, ci saranno indicazioni dal punto di vista architettonico”. Insomma, smonta a rimonta? “Ci sarà una discussione e, poi, una scelta. Ma no siamo sicuri che l’omogeneità sia la scelta migliore, occorrono linee generali e non è detto che il ‘tutto uguale’ sia la situazione migliore”. Insomma, a differenza di Cagliari la possibilità è quella di evitare uno “smonta e rimonta” che porterebbe i gestori a dover spendere migliaia di euro per poter continuare a lavorare sulla spiaggia quartese del Poetto.


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