Quartu, battaglia giudiziaria sui campi da padel del Bingo: “Lì non potevano essere costruiti”

Reti e pannelli piazzati da oltre due anni in via Ravenna, a pochi metri dalla sala scommesse. Su quel terreno, però, potevano essere realizzati uffici, spazi pubblici o chiese: “Il Puc parla chiaro”. Pavimentazione in cemento e erba sintetica devono essere rimossi, ma i titolari non ci stanno e fanno ricorso al Tar


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Tre campi da padel, a Quartu, in via Ravenna, gestiti dalla società Bingo Imperial, che a pochi metri gestisce già da tanti anni una sala scommesse, finiscono al centro di una battaglia giudiziaria. Da un lato c’è il Comune che, Puc alla mano, osserva che lì non sarebbero mai dovuti sorgere reti, pannelli, pavimentazione in cemento e erba sintetica. Dall’altro c’è il privato che ha deciso di fare ricorso al Tar. Quell’area, sino al 2021, era un parcheggio sterrato, non gestito da nessuno e utilizzato sia da semplici cittadini sia da clienti del Bingo. Poi sono iniziati i lavori e sono sorti i tre campi da padel. “Nel ricorso, i titolari sostengono che il piano particolareggiato di quell’area sia decaduto, ma resta il Puc che prevede esplicitamente una zona S2, cioè aree attrezzate o comuni o religiose o uffici”, spiega l’assessore comunale all’Urbanistica, Aldo Vanini. “Sarebbe necessaria una modifica allo stesso Puc ma non si può fare”.
Insomma, la destinazione d’uso sembra essere molto chiara. I titolari però vogliono giocarsi tutte le carte a loro disposizione, da qui il ricorso al Tar. Sarà un giudice, quindi, a decretare se quei campi siano regolari o se debbano essere smantellati”.