La città metropolitana inizia a delineare i propri obiettivi. Si è tenuta stasera, a Decimomannu, l’assemblea pubblica con dibattito sul tema della città metropolitana. Assente il tanto atteso sindaco di Cagliari Massimo Zedda. Ad aprire i lavori il sindaco di Decimo Anna Paola Marongiu: “Entrare in questo progetto significa avere la opportunità di sviluppare, assieme ai paesi coinvolti, una mobilità sostenibile e la possibilità di sviluppo e condivisione di trasporti, eventi culturali e sistemi che possono creare lavoro per i nostri concittadini. Emerge un sentimento identità dei paesi che ne fanno parte utile per dare valore alla città metropolitana”. Presente anche l’assessore agli enti locali Cristiano Erriu: ” La città metropolitana fa da traino al resto dell’isola. Inoltre, è stata riscontrata la corrispondenza diretta tra densità urbana e innovazione sociale ed economica. La città metropolitana deve essere sentita come qualcosa di importante per i cittadini, a prescindere dal colore politico dei sindaci dei paesi che ne fanno parte”.
Diretto il sindaco di Elmas Valter Piscedda per cui: ” il sindaco della città metropolitana deve essere eletto dal consiglio metropolitano o dall’assemblea dei sindaci. Non deve essere per forza il sindaco del paese con il maggior numero di abitanti”. Grande orgoglio per il sindaco di Uta, Giacomo Porcu: “Uta è sempre stato un paese isolato. Per noi si tratta dunque di una sfida culturale e sociale. È importante ragionare con i comuni e non contro”. “Noi vogliamo che si crei uno statuto cucito addosso alla città metropolitana. È bene che ogni comune mantenga la sua identità ma che comunichi con gli altri. Tutti i cittadini dei comuni coinvolti avranno servizi migliori e più veloci”, afferma Carla Medau sindaco di Pula. Secondo il sindaco di Assemini Mario Puddu:” ogni consiglio comunale dovrebbe elegge il proprio rappresentate per il consiglio della città metropolitana”. Presente anche il sindaco di uno dei paesi momentaneamente esclusi dal progetto, Enrico Collu: ” San Sperate meriterebbe di rientrare nel progetto. Il paese ha vinto molti premi e riconoscimenti. Il territorio di San Sperate comprende l’area industriale, l’aeroporto della base NATO e il mercato ortofrutticolo. Spero che il paese rientri nel progetto in un secondo momento”.











