Due cappuccini, due croissant e mezz’acqua, totale otto euro. No, non siamo a Ibiza. Siamo al Poetto, in un chiosco del lungomare. E sui social scoppia la polemica per i prezzi non certo proprio per le tasche di tutti e non di certo in alta stagione. In queste ore sta girando una foto con uno scontrino emesso lo scorso 6 gennaio, con il conto per i più a dir poco salato.
Si legge su facebook in un noto gruppo “E’ possibile andare a fare colazione, nel mese di gennaio in un chiosco del poetto e pagare 8 euro per 2 paste e 2 cappuccini?” e sotto una valanga di commenti. “Uno va dove vuole a fare colazione. ..parliamo di un chiosco al Poetto non nel caffè degli artisti a Parigi…Non per questo sono autorizzati a truffarti….È un vero e proprio furto autorizzato” Io al Poetto sono sempre andata ma non lo ritengo un luogo lussuoso…Non parliamo di Grand Hotel ma di chiosco …Se una colazione costa 2 euro perché la si deve pagare 4..? Per me è un’ ingiustizia autorizzata nei confronti di tutti i bar di Cagliari dove paghi un prezzo normale”.
Tanti altri commenti della stessa linea, altrettanti però non sono d’accordo, della serie “se non puoi permetterti la colazione al bar stai a casa, o cambi posto”. Oppure “ragazzi però un cappuccino due euro e una pasta 1.20… Quanto caxxo le volete pagare le cose se il caffè di base costa 1€!!! Non mi sembra uno sproposito!!! Certo che se uno fa tutti i giorni la colazione al bar gli costa ma infatti lo reputo un lusso, se i soldi non li avete fatela a casa e al bar ci andate ogni tanto…così ve la godete e non rompete i ….”
Tagliente ironico il post di una nota dj cagliaritana, protagonista spesso di serate al Poetto” Bill è povero come lammerda. Bill sa che se va a fare colazione in un bar in riva al mare, due cappuccini e due paste servite al tavolo, gli costeranno più di quello che guadagna in un mese. Bill resta a casa e si prepara una bella tazza di caffellatte. Sii come Bill. È semplice, dai”









