Tragedie in mare al Poetto, parlano i bagnini: “Lasciati dal Comune senza mezzi e soprattutto senza defibrillatori, ecco perchè i rischi per i bagnanti sono alti”. Sono loro, i volontari cagliaritani, i più delusi dopo la morte di una donna alla prima fermata e il malore di oggi che ha colpito una donna cinese a calamosca. Il bagnino Alessandro Liori spiega: ” È normale che la gente ci muore! I bagnini che fanno servizio per conto del comune… dei “volontari” non hanno il defibrillatore! È assurdo pensate che è presente perfino nei campi di calcio delle categorie minori e in una spiaggia con migliaia di persone non c’è ne uno disponibile????!!!! Quando avevo prestato servizio, avevo richiesto che ci fosse una moto d’acqua con un kit defibrillatore a disposizione del servizio di salvamento e che in questo modo in pochi secondi potesse essere disponibile in necessità! Ma a quanto pare non è cambiato nulla…. Se fossi un parente della signora farei causa al Comune di Cagliari perché non è possibile ancora oggi ci siano queste inadempienze! Nel 2017 si deve fare in modo che la gente possa essere soccorsa con tutti i mezzi idonei di cui un paese civilizzato dispone… Mi sembra che invece la volontà dell’amministrazione comunale sia diversa da quella che in realtà dovrebbe essere”.
Gli fa eco Silvia Sorrentino, altra bagnina molto conosciuta e stimata al Poetto: “Io sono quella che pattuglia la spiaggia con i due terranova. Io sono quella che chiede ai bagnanti di uscire dall’acqua quando il mare e’ troppo mosso. Quella che spiega ai bagnanti, grandi e piccoli, come ci si deve comportare in mare. Quella a cui chiamano i vigili perché ci sono i cani in spiaggia. Che si prende le urla perché diamo fastidio. Quella che ha chiesto un defibrillatore, dato che io ho il tesserino per farne uso, ma l’unica cosa che ho ricevuto come risposta è’ stata una gigantesca e sonora pernacchia. Se voglio fare servizio lo devo fare così altrimenti ce ne stiamo a casa. Io la mia buona volontà la metto ma non ho riscontri dalle istituzioni. Anche lavorando gratis, se succedono queste cose non è perché la signora era anziana ma perché c’è comunque poco controllo e negligenza anche da parte di alcuni bagnini. Che siamo poi volontari o dei lidi poco importa”.










