Più eventi e rapporti solidi con il Policlinico universitario. “Monserrato non è più una città dormitorio”

Le sagre in piazza e i mercatini all’aperto, le convenzioni con gli asili e le mense per i lavoratori del Policlinico, la casa della cultura, il teatro e le aree sportive. Maristella Lecca, vicesindaca: “Abbiamo un peso forte e la giusta dignità nell’Area vasta”


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Le sagre in piazza e i mercatini all’aperto, le convenzioni con gli asili e le mense per i lavoratori del Policlinico, la casa della cultura, il teatro e le aree sportive. Maristella Lecca, vicesindaca: “Abbiamo un peso forte e la giusta dignità nell’Area vasta”
Poco più di ventimila abitanti, che crescono di varie migliaia contando anche chi trascorre tante ore, ogni giorno, nel vasto Policlinico universitario. “È una città nella città”, afferma sicura Maristella Lecca, vicesindaca di Monserrato. Da oltre un anno è la numero due nella squadra formata dal sindaco Tomaso Locci. “Le feste e le sagre attirano tantissimi curiosi anche dal resto dell’hinterland, così si fa vivere il commercio e si fa girare l’economia. Non siamo più la città dormitorio di un tempo, anzi: stiamo iniziando a farci giustamente valere anche per le decisioni importanti che riguardano l’Area vasta cagliaritana”.
Siete in carica da oltre un anno. Quali novità avete già concretizzato?
“Ci siamo focalizzati su due fattori, uno che sposa cultura e divertimento, l’altro più prettamente amministrativo. In estate ci sono stati tanti eventi in città, abbiamo garantito serate di svago ai monserratini che non sono partiti fuori. A novembre ritornano le Delizie d’autunno in piazza Gennargentu, e a fine ottobre la sfilata di Is Animeddas. Riapriremo anche le case cittadine con Portalis obertus, per far arrivare un’altra volta ancora tante persone, incuriosite, dalle altre città”.
 
I rapporti con l’Università? Il Policlinico ricade nel vostro territorio…
 
“Infatti c’è un assessorato dedicato, ci teniamo molto al rapporto con la struttura, nei fatti è una città dentro la città. Siamo venuti incontro alle esigenze dei lavoratori, stipulando convenzioni con gli asili e con il servizio mensa. Possiamo dire che l’Università è Monserrato e Monserrato è l’Università”.
 
Tirando le somme, vicesindaca Lecca. Monserrato ha davvero cambiato il suo volto?
 
 “Sì, e continueremo a migliorarlo, rendendolo sempre più appetibile. Quando tante persone arrivano anche da lontano per assistere a un nostro evento, ne beneficia il commercio e l’indotto economico in generale. Stiamo facendo rinascere lo sport grazie al contributo fondamentale delle tante società sportive, alle quali concediamo i nostri spazi. Nella Casa della cultura abbiamo fatto arrivare gli uffici della cultura, un modo per tenerla aperta. Monserrato ha finalmente un peso importante nell’Area vasta, oltre alla dignità che merita”.