La prima rosetta l’ha sfornata agli albori degli anni Sessanta, quando il pane si poteva comprare solamente nelle panetterie e non c’erano i maxi centri commerciali che sfornano di tutto praticamente ogni ora. Prima nella centralissima piazza Italia a Pirri, poi nella vicina via Monteleone, sempre insieme all’uomo della sua vita, Leonardo, pirrese doc come lei. Maria Chiara Pintus, una delle più famose panettiere pirresi, è morta ieri: aveva ottantasette anni e l’alzheimer, ma a stroncarla è stato un infarto. Lascia cinque figli, ognuno dei quali ha lavorato per anni dietro il bancone della panetteria. Per decenni è stata uno dei punti di riferimento per migliaia di cagliaritani, sin da quando il sole era appena sorto: “Mamma si svegliava ogni giorno alle sei del mattino per tirare su la serranda del panificio, papà era nel retrobottega a preparare il pane sin dalle due di notte. Il venerdì, addirittura, dalle 23, perchè la domenica restavamo chiusi e dovevamo preparare più rosette e infarinati per soddisfare la clientela”, racconta la più piccola dei cinque figli, Monica Marongiu, 49 anni.
“Mamma ci ha cresciuti tutti con la consapevolezza di cosa vuol dire lavorare in un panificio. Io sono stata per quasi dieci anni dietro il bancone, idem le mie sorelle e mio fratello, oggi gestore del locale. Era conosciutissima, in poche ore ho ricevuto centinaia di messaggi di condoglianze”. L’ultimo saluto a Maria Chiara Pintus è oggi, alle 16: c’è il funerale nella chiesa pirrese di san Pietro.