Panchine, qualche telecamera sui pali della luce, pavimentazione stile “parquet”: questa la porzione di piazza Garibaldi ancora sbarrata dalle reti metalliche. Dentro, cumuli di terra e i classici strumenti da lavoro degli operai. Che, nei fatti, continuano a lavorare nella piazza cagliaritana, già ribattezzata da qualcuno “piazza dei ritardi”. Gli annunci di apertura totale si sprecano, negli ultimi due anni: “piazza Garibaldi pronta entro l’estate”, “tutto aperto entro metà ottobre”, così dal Comune. Previsioni, alla fine della giostra, mai rispettate.
C’è anche la grana aggiuntiva del mancato mercatino natalizio: le proposte presentate al Comune sono state tutte bocciate perché non rispettavano le linee guida del bando. I cagliaritani attendono ancora l’apertura totale della piazza – dovrebbe avvenire entro Natale – per poterla frequentare e anche poter dire la loro su un’area totalmente modificata dall’amministrazione comunale.











