
I sardi sono gli unici in Europa, insieme ai baschi, a fare poesia estemporanea.
Giovedì 28 settembre alle ore 19.30 in via Mandrolisai 60 a Cagliari, comincia il “Cursu de cantu de sei”.
Nel laboratorio, guidato dal cantadori Severino Monni insieme a Lìngua Bia, si compirà una introduzione allo studio del discorso poetico, al “mutetu curtzu a duus peis” ed il “mutetu longu”, compiendo anche una analisi critica di alcune cantadas.
La poesia estemporanea (o poesia improvvisata, o a braccio) è un genere poetico in cui la creazione letteraria avviene di fronte a un pubblico sulla base di temi proposti al momento dell’esibizione.
Caratteristiche importanti di questo genere poetico, oltre all’immediatezza dei contenuti, sono l’efficacia e l’arguzia dei testi, la correttezza formale e la chiarezza espositiva.
Per informazioni sul corso contattare scrivere a [email protected] o contattare il 3495880250.
Severino Monni e Simone Monni, il fratello, hanno una capacità straordinaria: fanno poesia improvvisata in sardo. Sono cantadori da palco, cioé cantadori professionisti.
Severino è l’unico cantadori cagliaritano oggi sulla scena. Simone ha 26 anni, ed ha imparato il sardo e la poesia estemporanea in Piemonte, ascoltando le registrazioni dei grandi del passato.
Il corso sarà presentato durante una serata al Vinvoglio, sabato 23 settembre, a partire dalle ore 21.00, ina via Lamarmora 45, nel quartiere Castello a Cagliari.
Severino Monni e Simone Monni accompagnati da una chitarra (e da qualche sorpresa) accompagneranno gli ospiti in una serata dedicata alla poesia estemporanea sarda.