Il presidente del Tribunale tedesco di Naumburg ha dato il via libera alla consegna all’Italia di Filippo Turetta, accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin. In un comunicato il magistrato ha affermato che, sulla base della documentazione allegata al mandato di arresto europeo contro Turetta, “non ci sono ostacoli” alla consegna dell’indagato alle autorità italiane. Consegna che lo stesso ragazzo ha accettato.
La giudice di Venezia, Benedetta Vitolo, definisce Filippo Turetta “un soggetto totalmente imprevedibile poiché, dopo aver condotta una vita all’insegna di un’apparente normalità, ha improvvisamente posto in essere questo gesto folle e sconsiderato” e sottolinea come oggi “i femminicidi” siano “all’ordine del giorno”. Lo fa nel passaggio in cui evidenzia “l’estrema pericolosità” del ragazzo, alla luce di quello che avrebbe commesso, e la possibilità che “reiteri condotte violente nei confronti di altre donne”.
L’avvocato Emanuele Compagno ritiene che una perizia psichiatrica possa essere utile per valutare la capacità di intendere e di volere del suo assistito Filippo Turetta. “Una perizia psichiatrica può essere utile per verificare cosa sia successo – afferma -. È molto presto per pensarci, però è ovvio che se ce ne sarà bisogno lo faremo. Questo tipo di aspetto va indagato perché nessuno finora aveva avuto alcun sospetto su Filippo, un ragazzo descritto da tutti, anche dai genitori, come dedito allo studio, allo sport, un ragazzo d’oro che aiutava gli altri”.













