“Ogliastra svegliati, l’ospedale è tuo”. Quattordici mila firme contenute in due cartelle, raccolte in pochi giorni in tutta l’Ogliastra dal battagliero comitato popolare “Tutti uniti per l’ospedale” per chiedere la difesa dei servizi sanitari del territorio. Sono state consegnate questa mattina all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu. “Questa è la sentenza di un territorio abbandonato. 14mila persone che alle prossime elezioni non andranno a votare. Non chiediamo solo di salvare l’ospedale, ma di avere risposte certe nel settore dei trasporti, nei collegamenti, su tutto ciò che in Ogliastra manca” hanno detto facendosi portavoce di tutti i sostenitori della petizione.
Il gruppo arrivato a Cagliari in autobus è stato ricevuto in tarda mattinata in occasione della conferenza sociosanitaria a margine dell’incontro informativo organizzato della Protezione Civile Regionale con i sindaci della Sardegna, per l’emergenza coronavirus, tenutosi al padiglione D della Fiera.
L’assessore ha ricevuto i sindaci dell’Ogliastra schierati in prima linea con il comitato. Dall’apertura del reparto di emodinamica, alla carenza di personale medico e infermieristico che sta depotenziando i servizi, alla chiusura del reparto di ortopedia, passando per una lunga serie di problemi cronici che attanagliano il presidio ogliastrino. Sono sedicimila i pazienti che ogni anno vengono ricevuti al pronto soccorso dell’ospedale di Lanusei. Che se non fosse operativo verrebbero destinati ad altri ospedali, evidentemente già al collasso.
Nieddu ha rassicurato che l’ospedale non sarà depotenziato. Per quanto riguarda l’apertura del reparto di emodinamica ha riferito che quanto di sua competenza attraverso il suo Assessorato è stato fatto: l’accreditamento dell’emodinamica con una delibera ad hoc, ma la palla passa ora al consiglio regionale, che dovrà mettere l’ultima parola per l’apertura definitiva. Parole che però non hanno rassicurato il comitato che preannuncia battaglia anche con “blocchi stradali”, se necessario. Non vogliono più promesse, sono stanchi delle parole date da ogni colore politico, che mai in tutti questi anni si sono concretizzate.
Tra i vari sindaci presenti dei 23 paesi del territorio, il primo cittadino di Lanusei e presidente della conferenza sociosanitaria Davide Burchi, Massimo Cannas di Tortolì, Ennio Arba di Urzulei, Rosalba Deiana di Elini, Carlo Lai di Jerzu (per citare alcuni nomi), che hanno manifestato ancora una volta il loro supporto in questa battaglia nel diritto alla salute e alla cura dei cittadini ogliastrini. Le 14mila firme riaccolte dal comitato saranno da loro inviate anche al governatore della Sardegna Christian Solinas e al presidente del consiglio regionale Michele Pais. Si attendono risposte e fatti concreti.












