“Solo un regalo ai venditori di registratori di cassa. Per i negozianti solo una spesa in più in un momento di crisi”. Altri sei mesi di tempo per adeguarsi. Dopodiché i commercianti dovranno avere il registratore di cassa telematico (oppure il vecchio adeguato al nuovo sistema). Ma la novità non incontra il favore dei commercianti, per i quali l’operazione rischia di rivelarsi solo un aggravio di costi, oltretutto poco efficace.
“Parecchi commercianti sono indietro”, dichiara Roberto Bolognese, presidente regionale di Confesercenti, è proprio la situazione economica il problema. Un registratore di cassa telematico costa centinaia di euro. Quest’anno la rivoluzione telematica, l’anno prossimo un’altra cosa e chissà che tireranno fuori. Fatto sta che in un momento in cui dobbiamo essere tutti virtuosi, una spesa come questa incide notevolmente.
Ciò che fa più rabbia, ed è quello che molti non comprendono, è che servirà a poco perché chi fa nero continuerà a farlo. Chi fa nero non prenderà mai un registratore di cassa collegato alla agenzia delle entrate. E poi spesso più carichi, più produci evasione.
La verità”, sottolinea Bolognese, “è che serve la detraibilità in quota parte degli scontrini, lì metti un circolo virtuoso che va ad incidere sulla dinamica dei consumi. In definitiva”, conclude, “è solo un ulteriore regalo a chi vende queste apparecchiature”.












