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Una location magica di natura e perfetta per gli amanti del brivido e del mistero: un modo alternativo per promuovere e divulgare la conoscenza di uno dei siti archeologici più importanti di tutta la Sardegna.
L’evento è stato organizzato da Lost Room con la collaborazione dell’Assessora alla Cultura Manuela Serra, la Consigliera Simona Urru e la Fondazione Pula Cultura Diffusa, un’avventura unica e coinvolgente, “un’iniziativa accattivante nata dall’idea di offrire un’esperienza di puro divertimento a giovani e adulti e, soprattutto, un modo innovativo per promuovere la cultura e far (ri)scoprire le nostre bellezze archeologiche attraverso il gioco” ha spiegato il Comune. Si è svolto i giorni scorsi Adventure Night, un format ludico originale Lost Room che trasporta i giocatori in un mondo di enigmi e misteri all’interno di luoghi reali ricchi di storia e bellezza.
“Per questa edizione – come sempre unica e irripetibile – entreremo nell’Area Archeologica di Nora nel silenzio della notte, accompagnati dal suono delle onde del mare e dalla luce della luna e delle stelle, alla scoperta di una misteriosa maledizione e alla ricerca di un tesoro nascosto” hanno spiegato gli organizzatori, Fausta e Filippo
Creatori e Fondatori, Lost Room.
Nora, ricordata nelle fonti letterarie come “la più antica città della Sardegna”, fondata dai Fenici, ampliata dai Cartaginesi e dai Romani, offre un affascinante viaggio nel tempo attraverso le sue rovine ben conservate: l’anfiteatro, le terme, le case, il santuario, le strade lastricate. Non solo un luogo di grande interesse archeologico, ma anche una finestra aperta sulla storia millenaria della Sardegna, dove ogni pietra racconta una storia di antiche civiltà. Da qui parte la storia in cui si sviluppa il gioco: “Nel cuore della notte dopo una lunga giornata di scavi, un gruppo di archeologi trova all’interno dell’antica area archeologica di Nora, un misterioso forziere nascosto tra le pietre.
All’interno, c’è un gioco da tavolo antico, con pezzi intagliati e iscrizioni misteriose.
Quando uno di loro apre il gioco, le iscrizioni si illuminano e una voce antica risuona tra le rovine: “Chi gioca a questo gioco deve sfidare la maledizione di Nora. Solo chi supera le prove, romperà la maledizione e troverà il tesoro protetto dalla maledizione.” Il forziere e il gioco si dissolvono e la maledizione attiva una sorta di inquietante dimensione notturna del sito, in cui le rovine di Nora prendono vita in modo sinistro e avvolgente. Ogni angolo nasconde pericoli, enigmi e prove da superare. Lo spazio è abitato da spiriti malevoli che vogliono disturbare i visitatori. L’unico modo per ritornare alla realtà è completare il gioco, ritrovare il forziere e aprirlo per rompere la maledizione.
Quella che si profila è dunque una sfida: giocare questa partita con gli spiriti del gioco maledetto”.
“Siamo davvero onorati di aver potuto progettare un nostro gioco per l’Area Archeologica di Nora.
Si tratta di un progetto a cui lavoriamo da diversi anni, che abbiamo creato lavorando in piena sinergia con la Soprintendenza Archeologica, con il Comune di Pula e con la Fondazione Pula Cultura, per assicurare il pieno rispetto dei luoghi e la valorizzazione della storia e degli scenari incredibili che li caratterizzano”.