“Noi, lavoratori sardi assunti a marzo licenziati per Covid 19: siamo discriminati, per noi nessuna cassa integrazione”

Dopo lo sfogo di Alessandro Caredda, a Casteddu Online altra lettera firmata di un giovane lavoratore sardo disperato: “Sono stato assunto il 1° di marzo e mi trovo nella stessa situazione del signor Caredda, a casa perchè dopo il 22 marzo ci hanno bloccato l’impresa causa corona virus, senza nessuna prospettiva di cassa integrazione poichè il decreto Cura Italia prevede l’indennizzo solo per gli assunti prima del 23 febbraio: è assurdo, aiutateci!”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

“Noi, lavoratori sardi assunti a marzo licenziati per Covid 19: siamo discriminati, per noi nessuna cassa integrazione”. Dopo lo sfogo di Alessandro Caredda, a Casteddu Online altra lettera firmata di un giovane lavoratore sardo disperato:  “Sono un lavoratore del Sud Sardegna e come per centinaia di miei compaesani il lavoro nella nostra zona si trova sopratutto durante la stagione turistica, e le assunzioni avvengono dal mese di febbraio/ marzo fino a ottobre/novembre, quei mesi che pur non essendo 12 completi ci salvano tutto l’anno. Sono stato assunto il 1° di marzo e mi trovo nella stessa situazione del signor Caredda, a casa perchè dopo il 22 marzo ci hanno bloccato l’impresa causa corona virus, senza nessuna prospettiva di cassa integrazione poichè il decreto Cura Italia prevede l’indennizzo solo per gli assunti prima del 23 febbraio. Non capisco che differenza ci sia tra una persona che è stata assunta un ipotetico 23 febbraio e una come me assunta il primo di marzo visto che dalle due date ci sono appena sette giorni e sopratutto perchè siamo stati bloccati e mandati a casa a circa un mese dall’assunzione per lo stesso motivo “emergenza covid-19″. Non è giusto che migliaia di persone vengano penalizzate così solo per questione di giorni: la Regione Piemonte ha già trovato accordi con i sindacati Cgil e Cisl per la modifica del decreto per tutelare tutti i lavoratori nella stesa nostra situazione pertanto mandiamo un appello al presidente Solinas affinchè anche la Regione Sardegna trovi un accordo per tutelare i suoi lavoratori”.


In questo articolo: