Negli uffici dell’Ass. del Lavoro, l’acqua non è potabile. La denuncia

Sindacati sul piede di guerra: l”‘acqua che scorre dai rubinetti degli uffici dell’assessorato regionale del lavoro in via San Simone, non è potabile. Lo confermano le analisi della Asl.”  Truzzu e Lampis FdI: “i lavoratori sono stati avvisati del pericolo?”


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L’acqua che scorre dai rubinetti nella sede dell’assessorato regionale del Lavoro in via San Simone a Cagliari, non è potabile. La denuncia arriva oggi dalle Segreterie regionali di CGIL-FP, UIL-FPL, S.A.D.I.R.S.

Le analisi dell’Asl N.8, secondo quanto riportato nella nota dei sindacati,  “confermano  la grave situazione di inquinamento dell’acqua utilizzata nello stabile nel quale è stata rilevata la presenza di batteri di diverso tipo (enterococchi, escherichia coli e coliformi totali) che non ne consente l’uso, né ai fini potabili né per l’uso igienico-sanitario. Si ha certezza, inoltre, che già ieri gli esiti sono stati formalmente comunicati da parte della stessa ASL agli Uffici competenti della Regione. Riteniamo perciò, in primo luogo, molto grave che gli stessi Uffici non siano ancora intervenuti a tutela dell’incolumità dei dipendenti e del pubblico”.

Le segreterie sottolineano, inoltre, di aver informato da tempo sulle segnalzioni di colleghi e colleghe che hanno riportato fastidiosi “disturbi” e “infiammazioni”, dovuti probabilmente all’uso dell’acqua, anche ai soli fini igienici. In secondo luogo  – continuano – l’impossibilità di servirsi dell’acqua sta determinando ulteriori problemi di carattere igienico (limitazioni nell’uso dei bagni da parte sia dei dipendenti che da parte del pubblico, ed interruzione anche delle pulizie ordinarie ormai da diversi giorni) e ritenendo fin d’ora gli Uffici competenti responsabili per i danni alla salute che stanno subendo e potranno subire i dipendenti.Chiedono quindi  l’immediata chiusura dei locali di via San Simone ed il trasferimento dei lavoratori in altre strutture regionali, e preannunciano fin d’ora di essere contrari a qualsiasi ipotesi di ferie d’ufficio, dato che le cause sono da imputarsi esclusivamente all’Amministrazione ed alla proprietà dell’immobile, che “incassa da tempo un discreto canone mensile”.

Viene anche denunciato nella nota sindacale lo stato di degrado, abbandono e deterioramento che si sta già determinando nel palazzo di via XXVIII Febbraio, fino a poche settimane fa sede dell’Assessorato del Lavoro, dove sono stati asportati gli infissi esterni di alcune finestre con la conseguenza che possono accedere all’interno volatili ed altri animali.

A riguardo hanno da dire anche i consiglieri regionali Fratelli d’Italia Paolo Truzzu e Gianni Lampis “ Sono stati avvisati dei pericoli nell’utilizzo di quell’acqua i lavoratori dell’Assessorato e i dipendenti della città mercato? La soluzione di smembrane l’assessorato al Lavoro tra via San Simone e viale Trieste, non è da principio sembrata sensata per la funzionalità degli uffici, né comoda per l’utenza che deve raggiungere una zona scarsamente servita dai mezzi pubblici – ricordano i consiglieri d’opposizione – ora, dopo i problemi di logistica denunciati dai sindacati dei dipendenti, si aggiunge questo allarme per l’acqua non potabile”.

“Il trasferimento nella nuova sede degli uffici, che da subito era parsa una scelta infelice, ora appare proprio una decisione disastrosa”, concludono. “Diamo il nostro sostegno ai sindacati nelle loro reiterate denunce sulle condizioni dello stabile ed esprimiamo la nostra vicinanza ai lavoratori costretti a operare in questo contesto e vorremmo sapere se il sindaco Zedda, nel suo ruolo di autorità sanitaria locale, sia stato informato e in che modo intenda intervenire”.


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