“Mi permetto solo di precisare che 42 era il totale dei tavoli in uso non quelli irregolari che erano una minima parte di questi. Detto questo ho sbagliato e mi sono assunto le mie responsabilità”.
Ha piazzato qualche tavolino di troppo, “42 sono quelli in totale, solo una minia parte erano irregolari” e, per evitare lo stop per 30 giorni alla concessione di suolo pubblico e niente rinnovo, e quindi nessuna possibilità di sistemare i tavolini in strada, per un anno e mezzo, Francesco Caddeo ha deciso di pagare una multa di 25mila euro per uno dei suoi vari locali, la Locanda Caddeo nel Corso Vittorio Emanuele a Cagliari: “Ho sbagliato e mi sono assunto le mie responsabilità”, spiega uno degli imprenditori più noti nel campo della ristorazione in tutto il sud Sardegna. “Il dispiacere più grande è che con un altro dei nostri locali in via Roma, che soffre a causa della chiusura della strada e la riduzione del suolo pubblico, nel Corso Vittorio qualcuno dei miei splendidi collaboratori dovrà stare a casa. Questo è e rimane il dispiacere più grande”, confessa Caddeo. Lì, a pochi metri dalle recinzioni messe dagli operai per i lavori del bosco urbano voluti dall’amministrazione del sindaco Paolo Truzzu, “gli affari sono crollati del 70%. Una situazione che mi avrebbe già dovuto portare a chiudere quel posto”. Così non sarà, ma chi ci rimetterà sarà qualche lavoratore che dovrà andare in stand by.
E Caddeo ne ha anche per via Dettori: “Lì avevo aperto un nuovo locale da poco, Little. Per colpa del rischio crolli non ha mai potuto lavorare e ospitare clienti, praticamente lì è tutto bloccato”. E c’è anche la beffa dei ristori non previsti: “Sinora non ho visto un solo centesimo dei cinquantamila promessi da Regione e Comune”.









