Morto dopo il ricovero a Monserrato, i parenti di Umberto Farris vogliono la verità: “Sì all’autopsia”

Dopo la denuncia ai carabinieri arriva la richiesta alla Procura per l’esame autoptico sul corpo dell’86enne. Il legale Fabio Basile: “Corpo pieno di piaghe e, ad agosto, dopo un intervento alla gamba sempre al Policlinico, aveva avuto un’infezione”. Le figlie: “Non era sano ma non potevano legarlo senza consenso e tenerlo buttato in un letto, nudo e mai lavato”


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C’è già la denuncia e, adesso, c’è anche la richiesta ufficiale fatta alla Procura di Cagliari: “Fate l’autopsia, vogliamo sapere la verità sulle cause della morte di Umberto Farris”. L’86enne di Assemini è uscito dal Policlinico di Monserrato pochi giorni fa, dopo un ricovero durato quasi tre settimane. I familiari, che hanno firmato le dimissioni e riportato a casa il parente, l’hanno accudito sino a ieri, quando è morto. E adesso, con il legale Fabio Basile, si preparano a sapere, con l’esame autoptico, quale sia stata la causa del decesso del loro caro. Basile lo mette nero su bianco: “Umberto Farris è morto il 4 dicembre ed è stato dimesso dal Policlinico, dove era ricoverato dal 10 novembre. I familiari hanno sporto denuncia ai carabinieri, in considerazione delle disumane condizioni in cui, a loro avviso, si trovava il genitore. È stato riferito loro che l’infezione che ha determinato l’aggravio delle condizioni di salute di Farris dipendeva dal precedente intervento alla gamba effettuato nella medesima struttura, in Ortopedia, ad agosto 2022”. Per l’avvocato è “indispensabile chiarire quali siano state le cause del decesso e se, eventualmente, sia dipeso da un errore medico in occasione del precedente intervento chirurgico o dalla trascuratezza durante l’ultimo ricovero”. C’è, in parallelo, anche la richiesta di accertamento “delle piaghe che coprivano il corpo dell’uomo”. Nelle prossime ore dovrebbe arrivare l’ok all’autopsia: “Gli elementi, a nostro avviso, ci sono tutti. Si tratta, inoltre”, spiega Fabio Basile, “dell’unica occasione per avere un quadro chiaro di quanto accaduto e accertare eventuali responsabilità”.
I parenti, moglie e figli in testa, attendono fiduciosi: “Papà stava male, non era sano, ma conoscevamo le sue patologie”, spiega Maria Cristina Farris, “vogliamo sapere perchè l’hanno legato senza il nostro consenso e tenuto buttato in un letto, nudo e mai lavato. Chiediamo chiarezza anche sulle piaghe, il giorno che l’ho riportato a casa e l’ho lavato è stato straziante. Non mi sarei mai aspettata che mio padre avesse subìto tutto questo, mai”.