Monserrato, il siluro dei Riformatori che porta alle clamorose dimissioni del sindaco

C’è una lettera che ha fatto saltare tutto. Portando il sindaco di Monserrato Tomaso Locci a mettere le sue dimissioni dentro un uovo di Pasqua al veleno per la maggioranza, come una sorta di boomerang per i quasi ex compagni di avventura. Zuddas e Picciau: atteggiamento padronale, persi importanti finanziamenti. La risposta: tutti a casa


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C’è una lettera che ha fatto saltare tutto. Portando il sindaco di Monserrato Tomaso Locci a mettere le sue dimissioni dentro un uovo di Pasqua al veleno per la maggioranza, come una sorta di boomerang per i quasi ex compagni di avventura. Ed è un colpo durissimo ai Riformatori, accusati di essere la causa della crisi che da strisciante è diventata esplosiva. T

omaso Locci lascia la carica di primo cittadino (ma avrà venti giorni per ripensarci se la la maggioranza si ritroverà), il giorno dopo un durissimo comunicato firmato da Valentina Picciau e Salvatore Zuddas, che accusavano chiaramente Locci di scelte non condivise e di un “atteggiamento padronale” che non era propriamente uno zuccherino condito dal cioccolato. “il Bilancio è stato presentato in Giunta in totale assenza della maggioranza- scrivono i due esponenti dei Riformatori- un gesto politicamente scellerato, siamo preoccupati per il futuro dei nostri cittadini perchè ora comincerà l’esercizio provvisorio. Il sindaco Locci opera nella totale mancanza di coinvolgimento, ci preoccupa poi che in questi anni non si è partecipato a numerosi bandi e si sono persi importanti finanziamenti per Monserrato”.

Oggi la risposta del sindaco Tomaso Locci: dimissioni a Pasqua, tanti saluti, auguri e tutti a casa. Questa la lettera integrale delle dimissioni di Locci: “Io sottoscritto Dott. Tomaso Antonio Locci rassegno, con la presente e con decorrenza immediata, le mie dimissioni dalla carica di Sindaco del Comune di Monserrato.

Tengo a ringraziare tutti i Consiglieri Comunali, gli Assessori, gli Amministrativi del Comune di Monserrato che, ognuno nelle competenze riservategli dalla legge, in questi 21 mesi mi hanno aiutato a raggiungere la grande mole di obiettivi e risultati sotto gli occhi di tutti. Ringrazio però in particolar modo i cittadini e la mia famiglia dai quali, sin dall’inizio di questa avventura, ho potuto nutrirmi della loro stima, appoggio e consenso: elementi fondamentali per la quotidiana, impegnativa e frenetica attività che mi ha visto coinvolto sino ad oggi nell’amministrare la nostra Monserrato.
La sofferta decisione prettamente di natura politica, è maturata dopo un’attenta riflesione che ha trovato il suo compimento a seguito dell’odierna nota stampa del gruppo consiliare dei Riformatori Sardi a firma dei Consiglieri Valentina Picciau e Salvatore Zuddas. In tale nota viene esplicitata la loro posizione distinta e distante dall’accordo preso coi cittadini; accordo a sostegno di un Sindaco, di una coalizione e soprattutto di un programma che quotidianamente sta prendendo forma con risultati tangibili e visibili a tutti.
In considerazione dell’uscita dalla coalizione nel mese di Febbraio 2017 del gruppo consiliare del Partito Socialista a seguito delle dimissioni presentate dal loro Assessore di riferimento; in funzione della posizione dal gruppo Socialista succesivamente assunta di netta contarietà non solo nei confronti della coalizione, ma in particolar modo del programma sottoscritto coi cittadini sul quale non hanno perso occasione di votare contro, la posizione oggi esplicitata dai consiglieri Picciau e Zuddas – in nome del gruppo dei Riformatori Sardi e con la frase che richiamo integralmente: “[…] augurando al Sindaco di trovare in seno al Consiglio il sostegno della nuova bandiera politica […] di cui noi non saremo sicuramente l’asta” – non permette al sottoscritto altra strada che aprire questo nuovo percorso. Non posso infatti contemplare assolutamente, per correttezza nei confronti dei cittadini coi quali ritengo aver preso un impegno solenne, la possibilità che possano crearsi coalizioni o maggioranze alternative a quella degli undici consiglieri che si rifanno ai quei movimenti civici, partiti politici e gruppi consiliari i quali hanno sempre sostenuto il sottoscritto e il programma presentato ai cittadini e cioè: Monserrato Libera, Monserrato la tua Città, I Riformatori Sardi.
La coalizione che rappresento si è presentata in antitesi a quel gruppo politico di partiti e di persone che hanno governato la città negli ultimi 25 anni, coi risultati che tutti conosciamo e lasciataci nello stato in cui l’abbiamo trovata. Non potrei quindi mai accogliere l’augurio dei due consiglieri del gruppo dei Riformatori Sardi tendente a spingermi nel fare inciuci con chi è stato dagli elettori sonoramente bocciato e contro il cui modo di amministrare mi sono opposto, apparendo così quel “voltagabbana” che non sono e non intendo essere.
A norma dell’art. 53 del Testo Unico degli Enti Locali, dalla data odierna decorrono venti giorni di tempo per un eventuale mio ritiro delle dimissioni prima che queste possano diventare irrevocabili; periodo durante il quale gli Organi Istituzionali rimarranno in carica coi soli poteri di ordinaria amministrazione. Inizia quindi oggi un percorso nel quale, responsabilmente, mi aprirò ad un confronto con i tre Gruppi Consiliari (Monserrato Libera, Monserrato la tua Città, I Riformatori Sardi) che ancora si riconoscono nel nostro programma e che l’hanno ufficialmente sostenuto con la votazione favorevole dei provvedimenti di volta in volta adottati. Un confronto che dovrà svilupparsi non su nuove alleanze o nuovi assetti di governo delle istituzioni diversi dagli attuali, ma su eventuali priorità da dare agli obiettivi programmatici contenuti contenuti nel nostro programma, attraverso quindi proposte, iniziative e azioni positive che si volessero condividere.
Indirizzerò tutte le mie capacità ed energie, nell’interesse dei cittadini e della Città, per evitare che l’efficacia delle mie dimissioni possa portare la cittadinanza di Monserrato a nuove elezioni. In tale caso i due consiglieri dei Riformatori Sardi Valentina Picciau e Salvatore Zuddas dovranno prendersi la responsabilità per aver interrotto il percorso di rinnovamento della Città di Monserrato, città che ho avuto il privilegio e l’onore di servire e rappresentare”.


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