Non solo: “Nel 2024 aumenterà ancora” aggiungono. “E mai come questa volta ci saremo voluti sbagliare dato che per l’ennesima volta sono i cittadini a rimetterci con l’ennesimo esborso di denaro.
Purtroppo questo aumento non è un fulmine a ciel sereno, ma è figlio del costoso appalto che è partito ormai da poco più di un anno. Infatti essendo la TARI una tariffa e non una tassa si ripartisce fra tutti le utenze il costo totale.
Infatti tale appalto costa più del 30% rispetto al precedente e non comprende neanche la gestione del verde pubblico.
Ora tantissimi cittadini si ritrovano una Tari aumentata di cifre che variano tra il 20 e il 30% rispetto all’anno precedente. E gli aumenti colpiscono soprattutto, e a Monserrato sono la maggior parte, le famiglie composta da 2, 3 o 4 membri. Chi 50, chi 70 e chi addirittura 100 euro in più.
La cosa più grave è che accettare un tale aumento è ancora più ostico a fronte di un servizio che non è migliorato rispetto al precedente e la causa non è certamente degli operatori che sono sempre gli stessi e sempre ineccepibili. Manca l’ecocentro, stiamo pagando il sistema l’utilizzo del controllo puntuale con l’RFID che ancora non è partito dopo un anno, la cura del verde e lo spazzamento non sono migliorate. E le attesa per il ritiro degli ingombranti è sempre troppo lunga. E intanto i cittadini dimostrano grande maturità raggiungendo percentuali che superano l’80% di differenziata e il premio per il loro impegno è l’amuneto della TARI.
Noi non ci stiamo, l’ennesima promessa non mantenuta dal sindaco. Tra circa 6 mesi si vota e il nostro impegno sarà massimo per venire incontro a tutte le esigenze dei cittadini e commercianti” affermano Valentina Picciau, Andrea Zucca e Ivano Argiolas “Pauli Monserrato” “La Svolta”.











