di Vanessa Usai
Segnali di pace nei confronti del sindaco dimissionario, Tomaso Locci, dai consiglieri di minoranza di Monserrato. All’indomani dell’annuncio del primo cittadino di un intervento pubblico per spiegare lo stato della crisi in atto nell’amministrazione, l’opposizione si dice pronta a confrontarsi su qualunque tema e ad esporre il proprio punto di vista su quanto sta avvenendo, a condizione però che il sindaco accetti l’invito a trasformare il comizio in un’assemblea pubblica, e che si faccia dunque il dibattito nella sede consiliare, convocando nei tempi più brevi il Consiglio Comunale.
“Abbiamo appreso con interesse che il sindaco ha convocato un comizio pubblico per informare i cittadini sull’evoluzione della situazione politica monserratina. La vogliamo interpretare come la volontà di un confronto trasparente con la cittadinanza”, scrivono i consiglieri. Che mettono però, come condizione, la convocazione del Consiglio Comunale, già sollecitato formalmente la settimana scorsa, “considerato che è il luogo deputato a spiegare cosa sta succedendo ed esporre tutte le posizioni in un confronto democratico”.
Secondo quanto annunciato dal sindaco, l’incontro è in programma venerdì 20 aprile, alle ore 17,30, nei giardinetti di Monserrato.
In attesa del comizio, Locci ha intanto enunciato un decalogo di quattordici punti nel tentativo di ricompattare la maggioranza e rilanciare il governo della cittadina. Un protocollo d’intesa rivolto ai consiglieri della sua coalizione che dovrà essere sottoscritto durante la riunione della maggioranza prevista per oggi. “Alla firma unanime del documento d’intesa – scrive Locci – riterrò raggiunti i presupposti per il ritiro delle mie dimissioni in funzione di una ritrovata serenità e compattezza della maggioranza”. Tra le regole imposte da Locci, il mantenimento dello status quo nell’assetto degli incarichi consiliari e assessoriali, e persino lo stop al libero dialogo con i giornalisti: ogni uscita sulla stampa dovrà essere previamente concordata con il primo cittadino.












