Tomaso Locci, profondamente addolorato, ricorda Marras: “Una persona splendida che ha dato tutto se stesso per la sua città”. È un giorno triste per il centro dell’hinterland cagliaritano che si stringe alla moglie Rita e ai figli di colui che amministrò per primo Monserrato, segnando la svolta dopo quella tanto attesa e voluta autonomia da Cagliari. Governò dal 1992 al 1994, gli anni più significativi, in cui sono state gettate le basi per affermare e consolidare la comunità. Il sindaco in carica Locci lo ricorda commosso: non solo come politico, ha avuto l’onore di conoscerlo bene sin da ragazzo indirizzandolo verso la strada che oggi percorre. “Con grandissima tristezza nel cuore ho appreso la notizia del decesso del nostro primo sindaco. Una persona splendida, umana, che ha dato tutto per Monserrato. È sempre stato vicino a tutti quanti, un grande politico di razza, faceva parte della storica Democrazia Cristiana. Giuseppe era un amico di famiglia e con lui ho condiviso tante cose prima di diventare sindaco. È stato professore di inglese e un po’ tutti siamo andati da lui anche solo per qualche ripetizione. Inoltre avevamo la passione dei viaggi, quelli dove si parte e si alloggia nelle famiglie o nei college in Inghilterra: mi aveva voluto coinvolgere come una sorta di braccio destro con le associazioni per portare i ragazzi più giovani per un paio di mesi per imparare la lingua e iniziare a crescere. Ci siamo conosciuti sotto diversi aspetti, quindi, che non erano solo politici e posso esprimere che era una persona di grande umanità. Non amava le risse ma la pace tra le persone e si prodigava affinché si raggiungesse l’armonia, manifestazione del suo animo buono. È una grossa perdita per tutta la comunità, nel corso degli anni ha combattuto contro diverse patologie come un gran leone e rimarrà un esempio per tutti noi. È un giorno molto triste oggi, ma nel cuore porterò e porteremo sempre i suoi valori e insegnamenti”.









