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Monserrato in festa per i primi cento anni della cantina sociale: migliaia di persone hanno preso parte al grande evento che ha reso omaggio alla realtà locale più longeva di tutta l’isola, omaggi e complimenti anche da parte di Tomaso Locci, sindaco e produttore vitivinicolo, che ha sottolineato l’importanza di fare squadra e unire le forze per affermare, sempre più, la vocazione cittadina per la coltivazione e trasformazione dell’uva. Una serata speciale quella che si è svolta ieri sera presso i locali della prima cantina sociale e che ha raggiunto il primo secolo di vita: una festa, come ha meritato, per la realtà produttiva ben affermata a livello nazionale, supportata dalle istituzioni che sottolineano il valore e l’importanza dell’azienda locale come componente essenziale della storia e della cultura monserratina. Decenni fa il sudore versato dai produttori era tale da richiamare il massimo sforzo affrontato manualmente per tutti i processi di lavorazione, dalla coltivazione alla raccolta sino alla trasformazione dell’uva. Oggi la tecnologia assiste chi lavora la terra e produce dai frutti che essa regala, ma è l’esperienza, la tecnica e la capacità, tramandata dalle vecchie generazioni, e acquisita dalle nuove, che fa la differenza. Il rinnovo è doveroso per stare al passo con i tempi, senza, però, assolutamente dimenticare ciò che solo il passato ha insegnato e ha permesso di acquisire nel corso del tempo.
Ad aprire la serata è stato Paolo Lai che ha presentato le cantine Pauli’s e gli ospiti che si sono susseguiti per rendere omaggio all’evento. Il presidente Antonello Serra ha ringraziato e omaggiato chi ogni giorno lavora e ha contribuito per il successo raggiunto. “L’emozione è tanta”.
Presenti sul palco anche i sindaci di Sestu, Capoterra e Ussana, Paola Secci, Beniamino Garau e Egidio Contini.
Degustazioni e vino a volontà per tutti, balli folk e, in conclusione, uno spettacolo pirotecnico.