Il 12 maggio, alle 16,30, un incontro nella sala multifunzionale in piazza Maria Vergine a cura del CSM Cagliari 2 di Quartu Sant’Elena con la collaborazione dell’associazione “Lato B” e l’assessorato alle politiche sociali di Monserrato. Un disturbo di cui poco si parla come, del resto, delle grandi problematiche che compromettono l’esistenza di chi ne soffre: tanti i casi seguiti dai centri preposti che mirano ad aiutare i pazienti che non lottano contro il dolore fisico bensì quello dell’anima sconvolto da meccanismi che hanno un filo conduttore ma, poiché interessano la sfera più profonda e complessa del corpo umano, ancora più complicate sono le dinamiche da adoperare per attenuare gli effetti negativi di tale dissonanza.
“Dopo anni di esperienza maturata trattando, con pazienti e familiari, il Disturbo Bipolare, abbiamo voluto iniziare – spiega Alessandra Piras, psichiatra psicoterapeuta, direttore del CSM Cagliari2 – a focalizzare la nostra attenzione su chi, di tale malattia, ne ignora o ne nega l’esistenza, non avendone vissuta l’esperienza.
La non conoscenza del Disturbo Bipolare contribuisce a stabilire distanza difensiva da esso, ad alimentare false credenze sul tema, a mantenerne il pre-giudizio, a favorire lo stigma a livello sociale e a ritardarne, quindi, la diagnosi precoce, con influenza negativa sulla prognosi e sulla qualità di vita di chi ne è affetto.
Ci è pertanto piaciuto pensare che ne potessimo parlare, unendo in coro le voci dei pazienti, dei familiari, degli operatori della salute mentale, della gente comune, affinché venga conosciuto ciò che talvolta è temuto e si comprendano le strategie per affrontare un disturbo, che, se ben gestito, permette alla persona che ne è affetta e ai propri familiari, di convivere con esso senza lasciarsene troppo disturbare.
Abbiamo pertanto iniziato ad organizzare “incontri” con la popolazione, al fine di sensibilizzarla sul tema, colmando vuoti di informazione e creando ponti tra potenziali utenti e servizi sanitari.
Così il CSM Cagliari2 di Quartu Sant’Elena, in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale “Il Lato B” continua ad operare sul territorio per la diagnosi precoce del disturbo bipolare e la lotta allo stigma, al fine di migliorare la prognosi e favorire l’accesso dell’utenza ai servizi.
Con tale finalità, col sostegno del Direttore del DSMD zona sud Sardegna, dottoressa Graziella Boi, per l’anno 2023, abbiamo programmato un Corso Psicoeducazionale itinerante, rivolto alla popolazione, coinvolgente
vari centri dell’hinterland cagliaritano (Quartu, Selargius, Settimo S.P., Monserrato, Sinnai),
il cui primo incontro si è tenuto il 3 febbraio scorso, con ampia e sentita partecipazione della popolazione interessata”.
Incontri che, sinora, hanno richiamato l’attenzione di tante persone che, coinvolte o semplicemente interessate hanno sposato il progetto.
In supporto è intervenuta l’associazione il “Lato B” nata da un’intuizione della dottoressa Piras, accolta da un gruppo di pazienti e familiari per portare all’esterno del CSM di Quartu Sant’Elena un’attività di informazione e conoscenza del Disturbo Bipolare e un sostegno a coloro che con esso convivono.
“Avendo sperimentato l’importanza del Corso Psicoeducazionale abbiamo accolto con entusiasmo il progetto del CSM di Quartu Sant’Elena di proporre questo utilissimo percorso all’esterno della struttura per portarlo più vicino alla popolazione.
Siamo forti sostenitori di questo strumento che risulta sempre di grande efficacia nel percorso di consapevolezza e accettazione del disturbo e anche di acquisizione di utili strumenti per affrontarlo.
Il Corso itinerante si sta rivelando già nelle sue prime due tappe un ottimo mezzo di comunicazione di informazioni corrette, che sfatando false credenze sul tema aiuta ad abbattere i pregiudizi e lo stigma verso esso e verso le persone che ne sono affette.
Il fatto che pazienti e familiari ci mettano la faccia raccontando la propria esperienza nel corso di questi eventi sta contribuendo ad informare tante persone sul disturbo bipolare abbattendo il muro del pregiudizio e dei luoghi comuni e sta generando maggiore empatia verso le persone affette dal disturbo, i pazienti dal canto loro trovano sempre più la forza per parlare del proprio disturbo senza generare pietismi o diffidenza, portando il messaggio positivo che col disturbo bipolare si può con-vivere.
Nel Corso Psicoeducazionale Itinerante stiamo vedendo concretizzarsi il nostro motto: perché cadano i pregiudizi e le false credenze e perché nessuno si debba vergognare di dire “sono bipolare”, perché parlarne è già iniziare a prendersene cura , perché la consapevolezza del problema è il primo passo per affrontarlo” spiega Alessandra Angius, presidente associazione “Il Lato B” associazione di Promozione Sociale.
“Un disturbo di cui si parla ancora poco e per il quale sono necessari percorsi informativi e formativi mirati. Porre le basi nella comunità – comunica l’assessora alle politiche sociali Claudia Lerz – per rispettare e supportare chi soffre del disturbo bipolare e i loro familiari ritengo sia un obiettivo importante da perseguire. La nostra amministrazione ha tra i suoi obiettivi quello di sensibilizzare, informare e formare sulle delicate problematiche dell’intero tessuto socio-sanitario e si è subito messa a disposizione dell’encomiabile corso psico-educazionale sul disturbo bipolare progettato dal CSM di Quartu Sant’Elena e dall’Associazione Il Lato B. Queste iniziative sono inoltre preziose per riuscire a superare i tanti pregiudizi e stereotipi che affliggono i pazienti con disturbo bipolare. Siamo felici di contribuire a sortire dei cambiamenti. La serenità dei pazienti e dei familiari è ciò che abbiamo più a cuore”.
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