“Il migliore amico di mio figlio, un bimbo senegalese: la sua famiglia scappa da qui”

L’opinione di Emanuele Cioglia: “L’amichetto di mio figlio, e tutta la sua famiglia in Svezia avranno probabilmente un futuro. Quello che purtroppo manca da noi, cittadini italiani e immigrati senza ius soli. Tranquilli, dunque, che se continuiamo così nessun emigrato sarà così folle da voler restare qui a insolarsi con un borsone in spiaggia. Ci troveremo da soli al limite dell’estinzione”


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di Emanuele Cioglia

Il migliore amichetto di mio figlio, è un bambino senegalese. Parla benissimo l’italiano, e sembra più sardo di Edo. Non ha ius soli, naturalmente. Presto raggiungerà insieme alle sorelline e il fratellino il padre che lavora in Svezia. Lì non fa il vu cumprà, ma mestieri che la maggior parte di noi sardi invidia, e magari darebbe un rene per svolgere qui. L’amichetto di mio figlio, e tutta la sua famiglia in Svezia avranno probabilmente un futuro. Quello che purtroppo manca da noi, cittadini italiani e immigrati senza ius soli. Tranquilli, dunque, che se continuiamo così nessun emigrato sarà così folle da voler restare qui a insolarsi con un borsone in spiaggia. Visto il tasso di denatalità ci troveremo quindi al limite dell’estinzione, sino a ché qualche regnuncolo d’oltremare non pianterà la sua bandiera straniera sul Gennargentu, credendosi su una succursale disabitata di Marte.
#daquisenevannotutti


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