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Ciao Emily. Così gli amici più cari piansero la scomparsa di una ragazza dell’hinterland cagliaritano, giovanissima, che volò in cielo dopo una lunga malattia, durata ben 13 mesi. Una ragazza amata da tutti, che sapeva soffrire con grande dignità. Gli amici hanno voluto ricordarla così, senza clamore: “Un anno fa avevate scritto l’articolo per la sua morte – scrivono – un anno fa dopo 13 mesi di malattia, ci lasciava Emily Mastrantoni, aveva appena compiuto 17 anni ed era forte, coraggiosa, dolcissima.
Ispirato e dedicato al suo esempio di forza e bellezza, é nato il “Progetto Emily”, iniziativa dell’Asgop, Associazione Sarda Genitori Oncoematologia Pediatrica, che si occupa anche di cure estetiche per pazienti e mamme ricoverati nei reparti di oncoematologia e centro trapianti dell’ospedale Microcitemico di Cagliari. Chi ha avuto la fortuna di conoscere Emily ha tratto tanto, dalla sua incredibile forza d’animo, un’occasione per fare in modo che non vinca il dolore e lo strazio ma l’amore e la solidarietà. Grazie Emily.
ASGOP: MAI MOLLARE. L’ASGOP è una Onlus sarda costituita da genitori di bambini e adolescenti affetti da patologie oncoematologiche. Tra gli obiettivi, promuovere e sostenere ogni possibile iniziativa volta a migliorare le condizioni dei bambini e degli adolescenti in cura presso il Servizio di Oncoematologia Pediatrica e Patologia della Coagulazione dell’Ospedale Microcitemico di Cagliari. Si è costituita il 4 febbraio del 2007 e opera, da allora, per i bambini e i ragazzi dell’oncoematologia pediatrica dell’ospedale Microcitemico di Cagliari e per le loro famiglie. La realtà delle malattie oncoematologiche che colpiscono in età pediatrica è molto difficile da digerire e da accettare; per la durezza della malattia in sé e per la fase di vita durante la quale si insinua prepotentemente nella vita di alcune sfortunate famiglie, sconvolgendo la loro routine e quotidianità. Stare dentro il reparto è significato, per un gruppo di mamme e papà, rendersi conto in prima persona delle difficoltò e degli ostacoli da affrontare e da superare. Otto anni fa le condizioni di vita dei bambini ospedalizzati erano molto dure perché, oltre all’accanirsi di una malattia violenta e feroce, si doveva fare i conti con le carenze e le mancanze di natura pratica.
GLI ALBORI. Durante un incontro con i bambini tenuto in occasione della XXXIII giornata mondiale contro il cancro infantile abbiamo voluto raccontar loro una storia e ci piacerebbe raccontarci, qui, allo stesso modo: c’era una volta, tanto tempo fa, un gruppo di mamme e di papà che vivevano da qualche tempo, insieme ai loro bambini, in una piccola città in cui le case erano piccole stanze e l’unica strada percorribile era un lungo corridoio. La strada era molto stretta e non c’erano né fiori né aiuole ad ornarla. Questa strada nascondeva, però, un importantissimo pregio: tutte le stanze dei bambini erano collegate e tutti i bambini potevano sentire i loro vicini di “casa” semplicemente poggiando l’orecchio contro il muro. Ci si sentiva vicini, anche se a volte non ci si vedeva per giorni. I bambini erano costretti a vivere, anche per lunghissimi periodi, in quella città perché erano stati colpiti da una brutta malattia e avevano bisogno di cure complesse e particolari. Una notte, mentre tutti i bambini dormivano nei loro letti, le mamme e i papà decisero di riunirsi nell’andito e di discutere di tutto ciò che non andava. A volte ‘era troppo buio, altre le medicine e le punture erano troppo dolorose e, spesso, la sofferenza era ben oltre la soglia sopportabile, ben oltre le pareti entro cui il cuore di qualsiasi bambino meriterebbe un posto sicuro. Il cuore, sì…perché a soffrire non è mai solo il corpo, ma anche il cuore insieme alla mente. Da quel momento, da quella riunione tenutasi nell’andito in pigiama e pantofole, sono cambiate tante cose e in quella città, ora, i bambini trovano il modo, la forza e il coraggio anche di sorridere.
Di strada da allora ne abbiamo fatto, siamo cresciuti e siamo diventati ciò che siamo. Il nostro obiettivo rimane però invariato: sostenere, accompagnare, proteggere i bambini e le loro famiglie. Questo prevede il nostro Statuto e questa è e la nostra ragione di esistere. Alleggerire, per quanto possibile, il peso che ognuno di noi si trascina di fronte alla malattia di un figlio; è ciò che ci auspichiamo e ciò per cui lottiamo, con le unghie, con i denti e con le carezze. L’ASGOP è una onlus sarda costituita da genitori di bambini e adolescenti affetti da patologie oncoematologiche. L’obiettivo fondamentale dell’associazione consiste nel promuovere e sostenere ogni possibile iniziativa volta a migliorare l’assistenza medica, sociale e scolastica dei bambini e degli adolescenti affetti da tumore. http://www.asgoponlus.it/