Doppia preferenza di genere, sit in sotto il Palazzo del Consiglio regionale. “Meglio in Due” presidia con alcuni dei sindaci e amministratori locali contro il disinteresse dei partiti.
I mesi passano, le elezioni si avvicinano e il Consiglio regionale è impegnato soltanto a auto conservarsi e auto tutelarsi. La misura però è colma: i partiti, nonostante i proclami non sono neppure riusciti ad approvare la norma che consente la doppia preferenza di genere. E il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ancora non ha messo all’ordine del giorno dell’aula la proposta di modifica della legge elettorale. Hanno partecipato al presidio i rappresentanti dei territori che hanno fanno da collante in questa iniziativa alcuni dei sindaci e amministratori locali del Sassarese, Nuorese, il Consigliere comunale Pierluigi Saiu, Mandrolisai, Ogliastra Rosalba Deiana, Andrea Piroddi e Rocco Cerina, Trexenta Danilo Artizzu, Gerrei Marino Mulas,Marmilla, Cagliaritano Sindaco Villaspeciosa Elio Mameli e Sindaco di Decimoputzu Alessandro Scano e Sulcis Gianfranco Trullu e Monica Pulina di Alghero che hanno aderito in massa con le votazioni di ordini del giorno e mozioni nei rispettivi consigli comunali.
«Quasi due mesi fa – spiegano le le tre coordinatrici del movimento Lucia Tidu, Elena Secci e Carla Poddana – abbiamo chiesto un colloquio al presidente del Consiglio regionale che si è guardato bene dall’incontrarci. Poco importa se avesse almeno messo all’ordine del giorno dell’Aula la proposta di modifica della legge elettorale. Invece nulla: rimane chiuso al sesto piano del Palazzo».
«Basta con questo disinteresse che le istituzioni stanno dimostrando verso la doppia preferenza di genere – dicono Tidu, Secci e Poddana – tutta la Sardegna vuole il rinnovamento ma il Palazzo è sordo. Noi faremo sentire la voce del cambiamento».










